E’ illegittimo l’arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto, poiche’, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di “quasi flagranza”, la quale presuppone la immediata ed autonoma percezione, da parte di chi proceda all’arresto, delle tracce del reato e del loro collegamento...
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 25 ottobre 2017, n. 49003. Il riciclaggio ha per oggetto, come profitto del reato, l’intero ammontare delle somme “ripulite” attraverso le operazioni compiute dall’imputato, a prescindere dalla sua “quota”.
Il riciclaggio ha per oggetto, come profitto del reato, l’intero ammontare delle somme “ripulite” attraverso le operazioni compiute dall’imputato, a prescindere dalla sua “quota”. Di conseguenza, è legittima la confisca per equivalente della somma pari all’intera cifra ripulita, a prescindere da quanto l’imputato abbia effettivamente trattenuto per sé. Sentenza 25 ottobre 2017, n. 49003 Data...
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45322. L’illegittimita’ dell’arresto in flagranza sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto
E’ illegittimo l’arresto in flagranza operato dalla polizia giudiziaria sulla base delle informazioni fornite dalla vittima o da terzi nell’immediatezza del fatto, poiché, in tale ipotesi, non sussiste la condizione di “quasi flagranza”, la quale presuppone la immediata ed autonoma percezione, da parte di chi proceda all’arresto, delle tracce del reato e del loro...
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 ottobre 2017, n. 45300. Con riguardo al criterio differenziale tra il delitto di rapina mediante minaccia e quello di truffa aggravata
Con riguardo al criterio differenziale tra il delitto di rapina mediante minaccia e quello di truffa aggravata dall’ingenerato timore di un pericolo immaginario, occorre rifarsi al diverso modo in cui viene prospettato il danno; in particolare ricorre la truffa aggravata, quando il danno viene prospettato come possibile ed eventuale e non proviene mai, direttamente...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 9 giugno 2017, n. 28953
Ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere le circostanze cosiddette indipendenti che comportano un aumento di pena non superiore a un terzo non rientrano nella categoria delle circostanze a effetto speciale Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 9 giugno 2017, n. 28953 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39541
A parte il reato di lesioni personali in caso di accertata malattia sul corpo, non si configura il delitto di rapina, ma quello diverso di violenza privata di cui all’art. 610 c.p. qualora vengano prelevati ovociti dall’utero della donna senza il consenso di quest’ultima, al fine di procedere all’impianto di embrioni in altre pazienti. Gli...
Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 16 agosto 2016, n. 34887
L’avvocato che si fa pagare dal cliente un’attività da lui non effettivamente compiuta non può beneficiare della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, anche se la somma lucrata è di minima entità e lo stesso legale è incensurato, in considerazione della lesione al vincolo di fiducia che lega il cliente al proprio...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 20 novembre 2015, n. 46109. Il delitto di circonvenzione di incapace di cui all’art. 643 c.p., è reato di pericolo che si realizza nel momento in cui è compiuto l’atto capace di produrre un qualsiasi effetto dannoso per il soggetto passivo o per altri . Tuttavia, la circonvenzione d’incapace ben può essere considerato reato a condotta plurima e, come tale, è stato contestato nel caso di specie. Nel caso di condotta plurima, qualora i momenti della “induzione” e della “apprensione” non coincidano, il reato si consuma all’atto della “apprensione”, che produce il materiale conseguimento del profitto ingiusto nel quale si sostanzia il pericolo insito nella “induzione”
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 20 novembre 2015, n. 46109 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente – Dott. GALLO D. – rel. Consigliere – Dott. TADDEI Margherita – Consigliere – Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere – Dott. RAGO Geppino...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 maggio 2015, n. 21372. Ai sensi dell’articolo 616 cod. proc. pen., con il provvedimento che dichiara inammissibile il ricorso, l’imputato che lo ha proposto deve essere condannato al pagamento delle spese del procedimento, nonche’ – ravvisandosi profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilita’ – al pagamento a favore della cassa delle ammende di una somma che viene equitativamente determinata
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 21 maggio 2015, n. 21372 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GALLO Domenico – rel. Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. RECCHIONE Sandra – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 aprile 2015, n. 16769. La sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità del minore postula il necessario accertamento di responsabilità dell’imputato e delle ragioni del mancato proscioglimento nel merito
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 aprile 2015, n. 16769 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. GALLO D. – rel. Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovann – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. CARRELLI...
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