SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE sentenza 11 settembre 2015, n. 36887 Ritenuto in fatto F.G. ricorre per cassazione avverso la sentenza, in epigrafe indicata, della Corte d’appello di Palermo che, su gravame del P.M. ed, in riforma della sentenza di assoluzione, emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Agrigento, in data 15.02.2012,...
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 agosto 2015, n. 34712. È possibile per la polizia giudiziaria procedere all’arresto di coloro che, dopo aver provocato un incidente stradale, si diano alla fuga senza mettersi a disposizione della polizia giudiziaria entro le 24 ore successive al fatto, in quanto la normativa generale prevede la possibilità di procedere all’arresto anche dopo un periodo considerevolmente lungo, così recependo un concetto di quasi flagranza temporalmente “dilatato” ed esteso
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 agosto 2015, n. 34712 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 settembre 2015, n.36039. In tema di circolazione stradale il conducente, qualora si renda conto di avere dietro alle spalle una strada che non rende percepibile l’eventuale presenza di un pedone, se non può fare a meno di effettuare la manovra, deve porsi nelle condizioni di controllare la strada, ricorrendo, se del caso alla collaborazione di terzi che, da terra, lo aiutino per consentirgli di fare la retromarcia senza alcun pericolo per gli utenti della strada. Ne consegue che, in mancanza dell’osservanza di tali regole, risponde delle lesioni o morte provocate ai pedoni
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 7 settembre 2015, n.36039 Relatore dott. Claudio D’Isa Ritenuto in fatto A.G. ricorre per cassazione avverso la sentenza, indicata in epigrafe, della Corte d’appello di Palermo che, su appello del Procuratore Generale presso la stessa Corte, in riforma di quella di assoluzione, in ordine al delitto di cui...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 luglio 2015, n. 28616. Gli obblighi per la sicurezza di cui all’art. 26, D.Lgs. 81/2008, presuppongono l’interferenza tra imprese, anche in caso di mancanza di appalto. La ratio dell’art. 26, con cui s’impongono al datore di lavoro che si avvale di soggetti terzi obblighi informativi, di verifica e di prevenzione per la sicurezza sui luoghi di lavoro, è di fare in modo che si prevengano i rischi derivati dall’interferenza di più imprese nel medesimo luogo di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 6 luglio 2015, n. 28616 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 luglio 2015, n. 31001. Nel caso in cui l’agente ha ritenuto per errore, determinato da colpa, di trovarsi nelle condizioni previste dalla difesa legittima, obiettivamente non sussistenti, la punibilità non è esclusa, quando il fatto è preveduto dalla legge come delitto colposo. Tuttavia, non ogni pericolo che si concretizza nell’ambito del domicilio giustifica la reazione difensiva, atteso che restano fermi i requisiti strutturali posti dall’art. 52 c.p., e cioè: pericolo attuale di offesa ingiusta, da un lato, costrizione e necessità della difesa, dall’altro. Le modifiche apportate dalla legge 13 febbraio 2006, n. 59 all’art. 52 c.p., hanno riguardato solo il concetto di proporzionalità, fermi restando i presupposti dell’attualità dell’offesa e della inevitabilità dell’uso delle armi come mezzo di difesa della propria o dell’altrui incolumità; di conseguenza, la reazione a difesa dei beni è legittima solo quando non vi sia desistenza ed anzi sussista un pericolo attuale per l’incolumità fisica dell’aggredito o di altri. Il giudizio sulla sussistenza di una causa di giustificazione, reale o presunta, deve compiersi “ex ante” sulla base delle circostanze caratterizzanti il caso concreto, dovendo il giudice esaminare, di volta in volta e in concreto, la particolare situazione di fatto che escluderebbe l’antigiuridicità della condotta prevista dalla legge come reato.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 16 luglio 2015, n. 31001 Ritenuto in fatto La Corte d’Assise di Appello di Caltanissetta, con la sentenza indicata in epigrafe, dopo aver rinnovato l’istruttoria dibattimentale, disponendo perizia d’ufficio, ha confermato quella del GUP del Tribunale di Nicosia di condanna di F.S. , in quanto colpevole del reato...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 aprile 2015, n. 18069. La necessità di accompagnare ed assistere la moglie ricoverata presso un centro oncologico è causa di legittimo impedimento a comparire in udienza per l’avvocato: l’assoluta impossibilità a comparire del difensore, infatti, non va intesa unicamente sotto il profilo materiale ma anche umano e morale.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 aprile 2015, n. 18069 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco –...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 2 marzo 2015, n. 9156. Se è ben vero che la coltivazione di stupefacenti, sia essa svolta a livello industriale o domestico, costituisce reato anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale, è però altrettanto vero che spetta pur sempre al giudice verificare in concreto l'offensività della condotta ovvero l'idoneità della sostanza ricavata a produrre un effetto drogante
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 marzo 2015, n. 9156 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 2 febbraio 2015, n. 4888. In tema di omicidio copooso l'evento morte può essere imputato anche in assenza di una spiegazione scientifica. Si possano utilizzare studi epidemiologici e che la causalità individuale possa essere ricavata attraverso un ragionamento probatorio di credibilità razionale
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 febbraio 2015, n. 4888 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. ZOSO Liana M. T. – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 luglio 2013, n. 28805. Reata di omicidio colposo per il conducente proveniente da strada secondaria; omissione dell’obbligo di dare precedenza ai veicoli provenienti dalla sinistra
Suprema Corte di Cassazione sezione IV Sentenza 5 luglio 2013, n. 28805 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Maria – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 15 marzo 2012, n. 10125. Le condanne per reati contro il patrimonio o per motivi di lucro riportate dall’imputato ostano all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato anche se non si dimostri l’entità dei redditi illeciti.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 15 marzo 2012, n. 10125 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ZECCA Gaetanino – Consigliere Dott. GALBIATI Ruggero – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott....
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