Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 gennaio 2017, n. 3871
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 gennaio 2017, n. 3871

I delitti contro la fede pubblica tutelano direttamente non solo l’interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello del soggetto privato sulla cui sfera giuridica l’atto sia destinato a incidere concretamente, con la conseguenza che egli, in tal caso, riveste la qualità di persona offesa dal reato e,...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 gennaio 2017, n. 2723

La divulgazione di un messaggio tramite facebook, ha, per la natura di questo mezzo, potenzialmente la capacità di raggiungere un numero indeterminato di persone, che, del resto, si avvalgono del social network proprio allo scopo di instaurare e coltivare relazioni interpersonali allargate ad un gruppo di frequentatori non determinato; pertanto se il contenuto della comunicazione...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26157
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26157

Ai fini della risarcibilità dei danni subiti dal creditore, l’art. 1227, comma secondo, c.c., nel porre la condizione dell’inevitabilità, da parte del creditore, con l’uso dell’ordinaria diligenza, non si limita a richiedere a quest’ultimo la mera inerzia di fronte all’altrui comportamento dannoso, o la semplice astensione dall’aggravare, con fatto proprio, il pregiudizio già verificatosi, ma,...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 novembre 2016, n. 49561
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 novembre 2016, n. 49561

Ingenerare un grave e perdurante stato d’ansia fa scattare il reato di stalking Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 22 novembre 2016, n. 49561 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PALLA Stefano – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54177
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 20 dicembre 2016, n. 54177

L’indicazione delle sole iniziali di un professionista e del foro di appartenenza, qualora i fatti avvengano in uno spazio territoriale ristretto, sono da considerarsi elementi sufficienti tali da far risalire immediatamente alla sua identificazione; pertanto la pubblicazione on line di un comunicato stampa che contenga siffatti elementi, in cui si offende la reputazione di un...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48272
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48272

Esclusa la particolare tenuità del fatto per la diffamazione di una dirigente della Asl accusata, senza prove, di fare turni non equi attribuendo prestazioni aggiuntive ad alcuni medici. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48272 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 dicembre 2016, n. 52616
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 13 dicembre 2016, n. 52616

Il numero esorbitante di danneggiamenti agli pneumatici – 51 episodi -, e, quindi, la loro reiterazione ossessiva può provocare sulla parte offesa il duplice effetto di molestia, per i ripetuti danni in sé, e di minaccia futura, poiché la ripetizione dei danneggiamenti lascia ragionevolmente presagire che altri analoghi ve ne possano essere SUPREMA CORTE DI...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 12 ottobre 2016, n. 42993

Legittimo l’accoglimento della richiesta di detenzione presso una struttura terapeutica con braccialetto elettronico in luogo degli arresti domiciliari se la misura per curarsi viene negata per la possibilità che l’imputato “potesse avere contratti con una pluralità di persone non conosciute, magari anch’esse con precedenti penali”. Si tratta di elementi troppo generici per non concedere la...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2016, n. 21365
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2016, n. 21365

Legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente della Telecom che in sede di installazione di una linea con annesso modem, si fa consegnare dall’utente una somma che dovrebbe essere invece inserita nella successiva bolletta Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 ottobre 2016, n. 21365 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317

E’ diffamatorio mettere in dubbio la statura umana della collega di una testata concorrente. E’ irrilevante l’animosità tra giornali locali, dello stesso comune, nel contesto post elettorale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 6 ottobre 2016, n. 42317 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...