Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 dicembre 2017, n. 54330. La circostanza che il giudice si dichiari incompetente non impedisce la successiva ed autonoma adozione di un provvedimento cautelare da parte del giudice competente
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 dicembre 2017, n. 54330. La circostanza che il giudice si dichiari incompetente non impedisce la successiva ed autonoma adozione di un provvedimento cautelare da parte del giudice competente

La circostanza che il giudice si dichiari incompetente non impedisce la successiva ed autonoma adozione di un provvedimento cautelare da parte del giudice competente, che valuti la sussistenza del compendio indiziario e delle esigenze cautelari, proprio in quanto la misura adottata dal giudice incompetente ha cessato, decorso il temine di venti giorni, di svolgere alcuna...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 novembre 2017, n. 53185. In tema di impedimento a comparire dell’imputato
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 novembre 2017, n. 53185. In tema di impedimento a comparire dell’imputato

In tema di impedimento a comparire dell’imputato, non è assolutamente consentito al giudice, è prescindere del tutto dalla valutazione della legittimità dell’impedimento a comparire dell’imputato, negare il diritto di quest’ultimo a partecipare al processo, anche al solo fine di assistere all’udienza, considerato che detta partecipazione all’udienza è diritto garantito, anche indipendentemente dallo svolgimento di specifiche...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 23 novembre 2017, n. 53313. In ordine ai tratti tipici della scriminante della legittima difesa
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 23 novembre 2017, n. 53313. In ordine ai tratti tipici della scriminante della legittima difesa

In ordine ai tratti tipici della scriminante della legittima difesa e si sofferma sul requisito della proporzione della reazione difensiva, la quale ultima non può eccedere i limiti della tutela del bene giuridico (che sia) preordinato, id est più meritevole di protezione, perciò prevalente nel giudizio di bilanciamento. Sentenza 23 novembre 2017, n. 53313 Data...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 17 ottobre 2017, n. 47834. In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale ed ai fini dell’esclusione della natura distrattiva di un’operazione infragruppo
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 17 ottobre 2017, n. 47834. In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale ed ai fini dell’esclusione della natura distrattiva di un’operazione infragruppo

In tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale, per escludere la natura distrattiva di un’operazione infragruppo, l’interessato deve fornire la dimostrazione del vantaggio compensativo per il gruppo. Sentenza 17 ottobre 2017, n. 47834 Data udienza 5 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 21 settembre 2017, n. 43643. Il requisito dell’attualita’ del pericolo di reiterazione del reato
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 21 settembre 2017, n. 43643. Il requisito dell’attualita’ del pericolo di reiterazione del reato

Il requisito dell’attualita’ del pericolo di reiterazione del reato, introdotto espressamente dalla L. 16 aprile 25, n. 47 nel testo dell’articolo 274 c.p.p., lettera c), costituisse gia’ prima della entrata in vigore della legge in questione un presupposto implicito per l’adozione della misura cautelare, in quanto necessariamente insito in quello della concretezza del pericolo, posto...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2017, n. 31677
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 28 giugno 2017, n. 31677

La mancata conservazione dell’avviamento è una lesione della garanzia patrimoniale, perché frustra l’interesse dei creditori alla potenziale realizzazione del plusvalore impresso all’azienda all’atto della liquidazione dell’attivo fallimentare Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 28 giugno 2017, n. 31677 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione V penale, ordinanza 28 giugno 2017, n. 31677
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Corte di Cassazione, sezione V penale, ordinanza 28 giugno 2017, n. 31677

Non è possibile configurare la distrazione dell’avviamento commerciale dell’azienda oggetto dell’impresa successivamente fallita se, contestualmente, non sia stata oggetto di disposizione anche l’azienda medesima o quanto meno quei fattori aziendali in grado di generare l’avviamento. Ciò, tuttavia, non esclude la possibilità che l’avviamento possa costituire l’oggetto materiale della bancarotta fraudolenta patrimoniale, sotto il profilo della...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 marzo 2017, n. 12799
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 16 marzo 2017, n. 12799

Non è sufficiente, ai fini della sussistenza del reato di stalking, il ritenere solo “verosimile” uno stato di costante apprensione della vittima poiché, anche a livello indiziario, il predetto stato può essere ritenuto tale solo sulla scorta di specifici e chiari elementi necessitanti una univoca individuazione e valutazione. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale...

Corte di Cassazione, sezione V penale, ordinanza 14 marzo 2017, n. 12264
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Corte di Cassazione, sezione V penale, ordinanza 14 marzo 2017, n. 12264

Rimessione del ricorso alle Sezioni Unite, sulla base del seguente quesito: se il delitto previsto dall’articolo 615 ter c.p., comma 2, n. 1, sia integrato anche dalla condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che, pur formalmente autorizzato all’accesso ad un sistema informatico o telematico, ponga in essere una condotta che concreti uno...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8482
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 22 febbraio 2017, n. 8482

L’uso dei social network, e quindi la diffusione di messaggi veicolati a mezzo internet, integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595, comma 3, cod. pen., in quanto trattasi di condotta potenzialmente in grado di raggiungere un numero indeterminato o, comunque, quantitativamente apprezzabile di persone, qualunque sia la modalità informatica di condivisione e di...

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