Nei contratti di sponsorizzazione della società calcistica il dolo nel reato di evasione è intrinseco nell’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti a prescindere anche dalle soglie quantitative. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45231 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45225
Disturbo alle persone se gli odori della pizzeria si sentono anche a finestre chiuse e superano la normale tollerabilità. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45225 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSI Elisabetta...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45197
Illegittima la condanna dell’amministratore della Srl che non versa sostituti di imposta per assoluta mancanza di liquidità non avendo riscosso i crediti vantati dai committenti tra i quali figuravano gli enti pubblici. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45197 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45255
La sussistenza del superamento del limite delle normale tollerabilità funge da criterio di legittimità delle emissioni ai sensi della seconda parte dell’art. 674 cod. pen. Suprema Corte di Cassazione Sezione III Penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45255 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 22 ottobre 2015 il Tribunale di Vicenza ha condannato...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 ottobre 2016, n. 44912
Se è ben vero che gli emolumenti retributivi nella misura di quattro quinti e gli assegni di carattere alimentare per l’intero sono riconducibili all’area dei diritti inalienabili della persona tutelati dall’art. 2 Cost., è altrettanto vero che detto limite di pignorabilità non è applicabile quando, a seguito e in conseguenza della corresponsione delle somme che...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45198
La L. n. 300 del 1970, articolo 4, (c.d. Statuto dei lavoratori) vieta espressamente l’uso di impianti audiovisivi e di altri strumenti che consentano il controllo a distanza dei lavoratori, permettendone l’installazione, se richiesti da esigenze organizzative e produttive o di sicurezza del lavoro e tutela del patrimonio aziendale, solamente previo accordo con le rappresentanze...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 ottobre 2016, n. 45396
In tema di reati tributari, il Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 17, attribuisce efficacia interruttiva della prescrizione, oltre che agli atti indicati nell’articolo 160 c.p., anche al verbale di constatazione redatto dalla Guardia di Finanza e all’atto di accertamento delle relative violazioni redatto dagli Uffici finanziari Suprema Corte di Cassazione sezione III penale...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 novembre 2016, n. 46144
Ai fini del reato ex art. 727 c.p., la detenzione penalmente rilevante è quella attuata in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttiva di gravi sofferenze, sicché il parametro normativo della natura degli animali, in base al quale la condotta di detenzione assume valenza illecita, richiede, per le specie più note (come ad...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 ottobre 2016, n. 41130
Sentenza di condanna per atti osceni aggravati in quanto commessi all’interno dei luoghi aperti al pubblico (un esercizio commerciale di rilevanti dimensioni), abitualmente frequentato anche da minori; ritenunta irrilevante nel caso di specie la sopravvenuta depenalizzazione della fattispecie (non aggravata) di atti osceni ed escludendo che il fatto potesse ritenersi di particolare tenuità, in considerazione...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 settembre 2016, n. 38858
In materia di reati tributari, quando la società di appartenenza costituisca un «mero schermo formale», il sequestro eseguito sui conti correnti intestati agli amministratori è pienamente legittimo «in quanto costituente profitto diretto dei reati». Ma è anche consentito il «sequestro per equivalente effettuato sui beni della società, come del resto su quelli degli amministratori». Suprema...