Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 16 febbraio 2015, n. 6784 Ritenuto in fatto 1.Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Cagliari ha confermato la condanna, pronunziata a seguito di giudizio abbreviato, di A.P. per il reato di cui all’art. 497-ter c.p. per aver detenuto sulla propria autovettura un lampeggiante removibile di colore...
Tag: Presidente Palla
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 febbraio 2015, n. 6785. La diffamazione tramite internet costituisca un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595 c.p., comma 3, in quanto commessa con altro (rispetto alla stampa) mezzo di pubblicità idoneo a determinare quella maggior diffusività dell'offesa che giustifica un più severo trattamento sanzionatorio
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 16 febbraio 2015, n. 6785 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Napoli ha confermato la condanna di E.M. per il reato di diffamazione commesso ai danni di P.P. mediante il caricamento in internet in condivisione con gli altri utenti della rete di...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 gennaio 2015, n.2283. Il delitto di violenza privata non è assorbito in quello di cui all'art. 612-bis cod. pen.: l'art. 610 cod. pen. protegge il processo di formazione e di attuazione della volontà personale, l'art. 612/bis è volto – al pari dell'art. 612 cod. pen. – alla tutela della tranquillità psichica, ritenuta, con pieno fondamento, condizione essenziale per la libera formazione ed estrinsecazione della volontà suddetta
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 16 gennaio 2015, n.2283 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Arezzo, con sentenza riformata, limitatamente alla pena, dalla Corte di appello di Firenze in data 4/10/2013, ha ritenuto C.S. responsabile, nei confronti della ex-convivente D.S. , di atti persecutori (art. 612-bis cod. pen., capo A),...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 ottobre 2014, n. 41191. Risponde di abuso di ufficio il carabiniere che suggerisce il nome di un avvocato al soggetto arrestato.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE sentenza 3 ottobre 2014, n. 41191 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata veniva confermata la sentenza del Tribunale di Cagliari del 30/11/2012, con la quale R.S. era ritenuto responsabile del reato continuato di cui agli artt. 323 e 479 cod. pen., commesso fino al 13/04/2007, quale...