Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 agosto 2016, n. 33723
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 2 agosto 2016, n. 33723

L’elemento di discrimine tra ricettazione ed estorsione viene individuato nella presenza di un interesse assolutamente coincidente con quello della vittima perché – in mancanza – la stessa condotta fornirebbe un contributo alla pressione morale ed alla coazione psicologica nei confronti della vittima e quindi determinerebbe un apporto causativo all’evento. Ed è proprio alla sussistenza di...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza sentenza 20 giugno 2016, n. 15654
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza sentenza 20 giugno 2016, n. 15654

L’elemento soggettivo dei delitto di ricettazione è costituito dal dolo eventuale che riguarda, oltre alla verificazione dell’evento, anche il reato presupposto, consistendo, in questo caso, nella rappresentazione della possibilità del provenienza illecita del bene ricettato e nell’accettazione di tale eventualità      Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 20 giugno 2016, n. 15654 ...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 10 giugno 2016, n. 24288
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 10 giugno 2016, n. 24288

In caso di registrazione di un colloquio ad opera di una delle persone che vi partecipi attivamente o che sia comunque ammessa ad assistervi, difettano la compromissione del diritto alla segretezza della comunicazione, il cui contenuto viene legittimamente appreso soltanto da chi palesemente vi partecipa o vi assiste, e la “terzietà” del captante. L’acquisizione al...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21611
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 maggio 2016, n. 21611

Sono penalmente irrilevanti gli artifici e raggiri contenuti in una domanda giudiziale (c.d. truffa processuale) volti a trarre in inganno il giudice circa l’esistenza di un sinistro dal quale sarebbero derivate gravi lesioni; la fattispecie non rientra nell’ipotesi di frode processuale in virtù del divieto di analogia in malam partem. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE...

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La «particolare tenuità del fatto» salva l'artista di strada dal reato di «imbrattamento di cose altrui» per aver disegnato con lo spray la facciata di un palazzo già deturpato da altre scritte. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 aprile 2016, n. 16371.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 aprile 2016, n. 16371 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe – Consigliere Dott. TUTINELLI Vincenzo – Consigliere Dott. D’ARRIGO Cosimo...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 marzo 2016, n. 12302. Non ricorre il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone, bensì quello di estorsione, qualora l’agente, pur esercitando la propria azione intimidatrice per coartare il pagamento di un preteso debito, sia terzo estraneo al rapporto obbligatorio, sicché, qualora l’intervento del terzo estraneo sia stato sollecitato dal preteso creditore, quest’ultimo risponde a titolo di concorso morale nel reato del primo (estorsione)

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 marzo 2016, n. 12302 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. ALMA Marco Maria – Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe – Consigliere Dott. D’ARRIGO...