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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 luglio 2016, n. 14171

Le somme corrisposte dal datore di lavoro come incentivo all’esodo non hanno natura liberale né eccezionale, ma costituiscono reddito di lavoro dipendente e sono parte integrativa della retribuzione   Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 12 luglio 2016, n. 14171 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13854
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13854

L’errore che conduce all’annullamento del contratto, oltre che essenziale, cioè tale da determinare la parte a concludere il contratto, deve essere anche riconoscibile dall’altro contraente, nel senso che questi, in relazione al contenuto, alle circostanze del contratto e alle qualità dei contraenti, avrebbe dovuto rilevarlo, adoperando la normale diligenza, ovvero, ove si tratti di professionista,...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 giugno 2016, n. 12218

L’assegno, anche in sede di separazione, va rapportato al tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, ma indice di tale tenore può essere l’attuale disparità reddituale dei coniugi Il coniuge obbligato non è esonerato nei confronti dell’altro coniuge, ove questi riceva forme di aiuto dalla famiglia di origine, specie quando tale aiuto si sia...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 luglio 2016, n. 14175

La libertà di formare una nuova famiglia dopo la separazione o il divorzio costituisce l’espressione di un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione e dall’ordinamento sovranazionale e se è vero altresì che la stessa giurisprudenza non riconduce automaticamente alla formazione di un nuovo nucleo familiare l’effetto di determinare una riduzione degli oneri di mantenimento dei figli...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12954

Non è precluso al giudice il potere di commisurare il danno subito dal titolare del diritto di utilizzazione economica di un’opera dell’ingegno, nell’apprezzamento delle circostanze del caso concreto, al profitto che il danneggiante trae dall’attività vietata, assumendolo come utile criterio di riferimento del lucro cessante, nel senso che questi abbia sfruttato, a proprio favore, occasioni...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 7 giugno 2016, n. 11653

Nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento, la verifica, ex art. 5 L.F., dello stato d’insolvenza dell’imprenditore commerciale esige la prova di una situazione d’impotenza, strutturale e non soltanto transitoria, a soddisfare regolarmente e con mezzi normali le proprie obbligazioni, valutate nel loro complesso, in quanto già scadute all’epoca della predetta dichiarazione e ragionevolmente...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, 8 giugno 2016, n.11782

In tema di adozione, ai sensi degli artt. 8, ultimo comma, e 10, secondo comma, della legge 4 maggio 1983, n. 184, come novellati dalla legge 28 marzo 2001, n. 149, il procedimento volto all’accertamento dello stato di adottabilità deve svolgersi fin dalla sua apertura con l’assistenza legale del minore, il quale è parte a...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10937
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10937

Il giudizio di autenticità di un’opera d’arte è tipicamente tecnico, non costituisce una prova legale ed è sottoposto al libero apprezzamento del giudice   Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 26 maggio 2016, n. 10937 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza  26 maggio 2016, n. 10934
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10934

In presenza di un prospetto di offerta pubblica di sottoscrizione di azioni societarie, contenente informazioni fuorvianti in ordine alla situazione patrimoniale della società, l’emittente al quale le errate informazioni siano imputabili, anche solo a titolo di colpa risponde verso gli investitori del danno subito per avere acquistato titoli di valore inferiore a quello che il...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 27 maggio 2016, n. 11031

L’accertamento circa la confondibilità tra marchi in conflitto deve compiersi in via globale e sintetica, avendo riguardo all’insieme dei loro elementi salienti grafici, visivi e fonetici, nonché di quelli concettuali o semantici, ove esistenti Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 27 maggio 2016, n. 11031 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Milano,...