Il curatore fallimentare è legittimato ad esercitare in sede civile e penale qualsiasi azione di responsabilità contro gli amministratori della società fallita anche per fatti di bancarotta preferenziale commessi mediante pagamenti eseguiti in violazione della par condicio Suprema Corte di Cassazione sezioni unite civili sentenza 23 gennaio 2017, n. 1641 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 gennaio 2017, n. 969
Al momento dell’adozione del decreto di cittadinanza non devono essere intervenute condizioni ostative quali la separazione personale; da tale fattispecie differisce la separazione di fatto, che, pertanto, non impedisce il riconoscimento della cittadinanza. La cittadina straniera sposata con un italiano acquisisce la cittadinanza italiana anche se nei due anni successivi al matrimonio sia intervenuta una...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 13 gennaio 2017, n. 782
La dichiarazione di adottabilità di un figlio sussiste non in presenza di generici giudizi di incapacità genitoriale, ma si deve fondare su precisi elementi idonei a dimostrare un reale pregiudizio per il figlio Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 13 gennaio 2017, n. 782 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 8 febbraio 2017, n. 3311
Il danno non patrimoniale risarcibile ai sensi dell’art. 15 del codice della privacy, pur determinato da una lesione del diritto fondamentale alla protezione dei dati personali tutelato dagli artt. 2 e 21 Cost. e dall’art. 8 della CEDU, non si sottrae alla verifica della “gravità della lesione” e della “serietà del danno” (quale perdita di...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 gennaio 2017, n. 605
In tema di separazione personale tra i coniugi, al fine della determinazione del quantum dell’assegno di mantenimento, la valutazione delle condizioni economiche delle parti non richiede necessariamente l’accertamento dei redditi nel loro esatto ammontare, essendo sufficiente una attendibile ricostruzione delle complessive situazioni patrimoniali e reddituali Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 12 gennaio...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 11 gennaio 2017, n. 502
Una volta fissata con decreto l’udienza di discussione, l’omesso avviso ad una delle parti costituisce un vulnus insanabile all’esercizio del diritto di difesa in quanto produttivo di un’oggettiva alterazione della parita’ delle armi Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 11 gennaio 2017, n. 502 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 3 febbraio 2017, n. 2953
Ai sensi dell’art. 9 legge n. 898 del 1970 (così come modificato dall’art. 2 legge n. 436 del 1978 e dall’art. 13 legge n. 74 del 1987), le sentenze di divorzio passano in cosa giudicata rebus sic stantibus, rimanendo cioè suscettibili di modifica quanto ai rapporti economici o all’affidamento dei figli, in relazione alla sopravvenienza...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 30 gennaio 2017, n. 2224
In tema di divorzio Ai sensi della L. n. 898 del 1970, art. 5, l’accertamento del diritto all’assegno divorzile deve essere effettuato verificando l’inadeguatezza dei mezzi del coniuge richiedente, raffrontati ad un tenore di vita analogo a quello avuto in costanza di matrimonio e che sarebbe presumibilmente proseguito in caso di continuazione dello stesso o...
Corte di Cassazione, sezioni unite civili, ordinanza 30 gennaio 2017, n. 2221
La giurisdizione sulle controversie relative al fermo di beni mobili registrati, di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 86 appartiene al giudice ordinario quando il provvedimento impugnato concerne violazioni al codice della strada e al giudice tributario, ai sensi del combinato disposto del D.Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 2, comma...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 10 gennaio 2017, n. 275
Presupposto per il riconoscimento dell’assegno di divorzio è che il richiedente non abbia redditi adeguati e non sia in grado di procurarseli per ragioni oggettive. Il criterio relativo alla durata del matrimonio attiene al momento successivo della quantificazione. E ciò, sia che l’inadeguatezza dei redditi venga correlata al tenore di vita goduto durante la convivenza...