Il conducente del veicolo che investe il pedone procurandone il decesso non è responsabile se ha rispettato tutte le regole legate alla diligenza e alla perizia e che, quindi, l’incidente sia derivato da cause imputabili totalmente a movimenti non prevedibili da parte del pedone Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 10 febbraio 2017,...
Tag: Presidente Claudio D’ISA
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 10 febbraio 2017, n. 6366
È illegittima la condanna in appello, disposta sulla base degli atti del primo grado, per omicidio colposo nei confronti di un automobilista, precedentemente assolto dal Tribunale, che abbia investito un motociclista, procedendo a velocità leggermente elevata rispetto a quella massima prevista in quel tratto stradale, a seguito di una manovra azzardata e imprudente di quest’ultimo,...
Intervento del dott. Claudio D'Isa, consigliere della Corte di Cassazione, al Convegno organizzato dal Rotary sul referendum costituzionale del 4 dicembre 2016
Intervento del 20 novembre u.s. del dott. Claudio D’Isa, consigliere della Corte di Cassazione, al Convegno organizzato dal Rotary sul referendum, del prossimo 4 dicembre 2016, avente tematiche divulgative ed informative circa la portata della revisione costituzionale e dei suoi effetti nell’assetto istituzionale, senza alcun schieramento per il SI o per il NO. “Il periodo...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 28 ottobre 2016, n. 45508
Annullato il provvedimento di revoca del sequestro con rinvio al Tribunale perché valuti la possibile capienza del bene aggredito quale reimpiego del profitto illecito a coprire per intero l’ammontare di quest’ultimo Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 28 ottobre 2016, n. 45508 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 settembre 2016, n. 39028
In tema di responsabilità medica per configurare l’elemento soggettivo della colpa per violazione di una regola precauzionale, è necessario sussista la prevedibilità ed evitabilità dell’evento, da valutarsi alla stregua dell’agente modello razionale, tenuto conto delle circostanze del caso concreto conosciute o conoscibili dall’agente reale. Ne consegue che se non sussiste “ex ante” la concreta prevedibilità...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 5 agosto 2016, n. 34503
Il capo equipe risponde, in sede penale, delle «lesioni gravi» riportate dal paziente – in questo caso consistenti nell’«indebolimento permanente dell’addome» a seguito di un parto cesareo – per la dimenticanza di una garza nell’addome, anche se il “ferrista” ha eseguito un conteggio errato. Il dovere di diligenza del chirurgo nell’utilizzo delle garze laparotomiche, «non...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 21 luglio 2016, n. 31521
Ove un infortunio si verifichi per inosservanza degli obblighi di sicurezza normativa mente imposti, tale inosservanza non potrà non far carico, a titolo di colpa specifica, ex art. 43 c.p. e, quindi, di circostanza aggravante ex art. 590 cod.pen., comma 3, su chi detti obblighi avrebbe dovuto rispettare, poco importando che ad infortunarsi sia stato...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30548
In caso di trasferimento degli obblighi di garanzia su persona diversa dal proprietario, la responsabilità di questi residua nel caso in cui lo stesso sia in concreto tuttora in grado di esercitare il potere di controllo, ovvero nel caso in cui abbia affidato l’animale a persona non in grado di esercitare su di esso una...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 23 giugno 2016, n. 26113
La circostanza aggravante di cui all’art. 186, comma 2 sexies, del codice della strada (quella della commissione del fatto in ore notturne) non può essere applicata al reato di rifiuto di sottoporsi agli accertamenti finalizzati alla verifica dello stato di ebbrezza, previsto dall’art. 186, comma 7, del codice della strada Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 maggio 2016, n. 20050
La distinzione operata dall’art. 107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali fra i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, demandati agli organi di governo, e i compiti di gestione attribuiti ai dirigenti, non esclude il dovere di attivazione del sindaco allorché gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali...