Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 settembre 2016, n. 18418
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 settembre 2016, n. 18418

Non è licenziabile il lavoratore per un presunto atteggiamento litigioso e offensivo. In particolare il prestatore aveva voluto ridiscutere il superminimo e l’azienda aveva preso tempo e legato il riconoscimento a un ulteriore incarico Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 settembre 2016, n. 18418 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 settembre 2016, n. 17966
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 settembre 2016, n. 17966

Il principio di non contestazione di cui all’articolo 115 c.p.c., e articolo 416 c.p.c., comma 2, non si applica alle mere difese, fra cui rientra anche l’assunto del datore di lavoro di aver stabilito una data turnazione fra i propri dipendenti per venire incontro ad una loro richiesta. In tema di lavoro prestato oltre il...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 giugno 2016, n. 11737

L’erogazione dell’indennità giornaliera per inabilità temporanea da parte dell’Inail è esclusa per i dipendenti statali, anche perché gli stessi durante il periodo di astensione dal lavoro, dovuto a infortunio, percepiscono per intero la normale retribuzione dal datore di lavoro     Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 giugno 2016, n. 11737 REPUBBLICA ITALIANA...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 giugno 2016, n. 13057

Per gli incentivi all’esodo Inpgi l’omessa o infedele denuncia di emolumenti corrisposti al lavoratore soggetto a contribuzione fa presumere l’esistenza di una volontà del datore di occultare i dati per non versare i contributi dovuti Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 giugno 2016, n. 13057 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 giugno 2016, n. 12687
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 giugno 2016, n. 12687

I funzionari direttivi, esclusi dalla disciplina legale delle limitazioni dell’orario di lavoro, hanno diritto al compenso per lavoro straordinario se la disciplina collettiva delimiti anche per essi l’orario normale e tale orario venga in concreto superato oppure se la durata della loro prestazione valichi il limite di ragionevolezza in rapporto alla necessaria tutela della salute...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10946

In caso di pensionamento anticipato del personale di imprese pubbliche di trasporto (legge 25/1995) la maggiorazione contributiva deve essere imputata alla quota di pensione maturata dopo il 31 dicembre 1994. Ad essa va applicata l’aliquota del 2% prevista dalle disposizioni in vigore al momento e non il 2,5. Per la cassazione il contrasto sul punto,...

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In caso di danno biologico, per i danni conseguenti ad infortuni sul lavoro e a malattie professionali verificatisi o denunciati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto ministeriale di cui al comma 3, l’INAIL nell’ambito del sistema d’indennizzo e sostegno sociale, in luogo della prestazione di cui all’art. 66, comma 1, n. 2), del Testo Unico, eroga l’indennizzo previsto e regolato dalle apposite disposizioni. In particolare, secondo l’art.13, 2 comma lett. a) del d.lgs. n. 38 le menomazioni conseguenti alle lesioni dell’integrità psicofisica di cui al comma 1 sono valutate in base a specifica “tabella delle menomazioni”, comprensiva degli aspetti dinamico-relazionali. L’indennizzo delle menomazioni di grado pari o superiore al 6 per cento ed inferiore al 16 per cento è erogato in capitale, dal 16 per cento è erogato in rendita, nella misura indicata nell’apposita “tabella indennizzo danno biologico”. In definitiva, la liquidazione degli indennizzi operata dall’Inail non si effettua secondo i criteri ordinari, ma in base ai parametri, alle tabelle e alle regole proprie stabilite dal sistema assicurativo e per conseguire i fini suoi propri in conformità all’art. 38 Cost. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2016, n. 8243.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 aprile 2016, n. 8243 Svolgimento del processo Con la sentenza n. 1472/2011, pubblicata il 19.1.2012, la Corte d’Appello di Torino respingeva l’appello contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Torino con cui era stata respinta la domanda di C.S. volta ad ottenere il riconoscimento di...

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L’infortunio in itinere va riconosciuto quando l’utilizzo del mezzo privato sia necessario e quando il dipendete non metta a rischio volontariamente la propria incolumità, interrompendo così il nesso che deve esserci tra lavoro, rischio ed evento. Nel caso di specie un dipendente per raggiungere il luogo di lavoro aveva utilizzato la bicicletta ed era stato investito da un motociclo nel percorso casa-lavoro. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 aprile 2016, n. 7313

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 aprile 2016, n. 7313 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRONZINI Giuseppe – Presidente Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. NEGRI DELLA TORRE Paolo – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. RIVERSO...