Non può ritenersi compatibile con il principio di offensività la declaratoria di responsabilità per il reato di furto avente ad oggetto un vecchio cartello di segnaletica stradale arrugginito, ormai sostituito dall’Amministrazione. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE SENTENZA 11 maggio 2017, n. 23093 Ritenuto in fatto Ra. Vi. ricorre per cassazione avverso la sentenza...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 14 marzo 2017, n. 12192
Ai fini dell’accertamento della responsabilità penale in caso di incidente stradale, occorre prendere in considerazione non solo l’elemento del mancato rispetto dei limiti di velocità previsti dal Codice della strada da parte dell’investitore, ma anche le condizioni di visibilità in cui il sinistro è avvenuto, al fine di verificare l’eventuale evitabilità dell’evento Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31 gennaio 2017, n. 4723
In tema di istanza di ingiusta detenzione l’aver mantenuto un rapporto di amicizia con un persona pregiudicata e coinvolta nel traffico di stupefacenti e affiliato ad un clan mafioso, anche se ritenute non sufficienti a dimostrare la responsabilità? in merito al reato di indebita detenzione di armi, ben possono essere inquadrate in termini di condotta...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 12 gennaio 2017, n. 1322
In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, al fine di poter affermare la responsabilità penale del componente del consiglio di amministrazione quale garante dell’incolumità dei lavoratori, non è sufficiente affermare che il suo ingresso, avvenuto successivamente ad altri consiglieri nel consiglio di amministrazione, non lo esonera dal dovere di vigilanza ed eventuale intervento sostitutivo...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53326
In relazione alla sussistenza della circostanza aggravante della violazione della normativa antinfortunistica, l’imprenditore assume una posizione di garanzia in ordine alla sicurezza degli impianti non solo nei confronti del lavoratore subordinato e dei soggetti a questi equiparati, ma altresì nei riguardi tutti coloro che possono comunque venire a contatto o trovarsi ad operare nell’area della...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53325
Ai fini dell’integrazione del reato di fuga di cui al sesto comma dell’art. 189 C.d.S., la consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente possa avere bisogno di soccorso può sussistere ed apprezzarsi anche sotto il profilo del dolo eventuale, che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 6 dicembre 2016, n. 51957
Esclusa l’aggravante dello spaccio in prossimità di luoghi a rischio (scuole, comunità , caserme, carceri e altro) se il pusher va nel bar non lontano dal sert frequentato da tossicodipendenti Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 6 dicembre 2016, n. 51957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 6 dicembre 2016, n. 51950
Illegittima la richiesta dell’acquisizione delle indagini difensive se la richiesta è fatta dopo la domanda per il giudizio abbreviato Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 6 dicembre 2016, n. 51950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BLAIOTTA Rocco...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 6 dicembre 2016, n. 51949
Nel giudizio camerale, la violazione del diritto del difensore dell’imputato al rinvio, dopo rituale dichiarazione di astensione dall’udienza, fa scattare una nullità di ordine generale che deve essere immediatamente eccepita dal difensore, se presente, e che viene sanata se il legale prosegue la sua partecipazione all’udienza ed esercita le facoltà connesse Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 21 novembre 2016, n. 49236
Non importa che il conducente rifiuti l’alcoltest: gli agenti devono comunque avvertirlo che ha la facoltà di farsi assistere da un avvocato. Dunque, il rifiuto di sottoporsi all’esame non cancella l’eventuale omissione dell’avvertimento Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 21 novembre 2016, n. 49236 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...