Illegittimo il contratto di gestione patrimoniale quando al momento della stipula non venga prospettato il rischio derivante dal maggior rischio per l’investimento in titoli Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 3 gennaio 2017, n. 24 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi...
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 gennaio 2017, n. 1932
Costituisce un diritto fondamentale del figlio quello di vivere con i suoi genitori e di essere allevato nell’ambito della propria famiglia, diritto che va salvaguardato in via prioritaria, in quanto “per un genitore e suo figlio, stare insieme rappresenta un elemento fondamentale della vita familiare” (così, Corte Europea dei diritti dell’uomo, SH c/ Italia 13.10.2015...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 12 dicembre 2016, n. 25409
Anche in tema di società di persone vale il principio, proprio delle società di capitali, secondo il quale, ai fini della valutazione della pertinenza di un atto compiuto dagli amministratori rispetto all’oggetto sociale, il criterio da seguire è quello della strumentalità, diretta o indiretta, dell’atto medesimo rispetto all’oggetto sociale stesso, inteso come la specifica attività...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 dicembre 2016, n. 26188
In caso di delibazione di sentenza ecclesiastica che dichiara la nullità del matrimonio canonico per vizio del consenso non è ammessa la rimessione in termini quando la durata della convivenza tra i coniugi è stata superiore a tre anni se questa viene eccepita per la prima volta nel giudizio di appello e non nella comparsa...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 dicembre 2016, n. 26778
Tutti i fornitori di servizi postali all’attualità possono certamente eseguire “invii postali”, cioè curare la trasmissione della corrispondenza – fatta eccezione per gli atti giudiziari -, ma l’eventuale timbro datario apposto sul plico consegnato dal mittente non può valere a rendere certa la data di ricezione, trattandosi qui di una attività d’impresa resa da un...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23426
In caso di condanna del datore al pagamento, in favore del lavoratore, della retribuzione non corrisposta, la quota contributiva rimane definitivamente a carico del datore. E, poiché non è configurabile un diritto del lavoratore a invocare in proprio favore l’adempimento dell’obbligazione per la quota che spetta al datore, il credito va ammesso al passivo del...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 23 settembre 2016, n. 18702
La banca intermediaria, prima di effettuare operazioni, ha l’obbligo di fornire all’investitore – fatta eccezione per i soli operatori qualificati – un’informazione adeguata in concreto. Ciò significa che i dato devono essere tali da soddisfare le specifiche esigenze del singolo rapporto, in relazione alle caratteristiche personali ed alla situazione finanziaria del cliente. A un’operazione non...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 settembre 2016, n. 18302
È illegittima l’installazione di apparecchi e software che consentono controlli approfonditi sulla posta elettronica, sulle telefonate e sulla navigazione internet del lavoratore, se non sono preventivamente esperite le procedure di autorizzazione (sindacale o amministrativa) previste dall’articolo 4 dello statuto dei lavoratori e se non sono rispettati gli ulteriori adempimenti previsti dal codice della privacy Suprema...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 settembre 2016, n. 17681
Colui che si avvale dell’opera di altri ne risponde, purché sussista il cd. nesso di occasionalità necessaria, il quale si atteggia quale nesso causale tra l’esercizio delle incombenze dell'”ausiliario” e il danno Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 7 settembre 2016, n. 17681 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 8 settembre 2016, n.17763
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la dimidiazione del termine di costituzione consegue automaticamente al fatto obiettivo della concessione all’opposto di un termine inferiore a quello di cui all’art. 163bis c.p.c., per cui risulta del tutto irrilevante che la concessione di quel termine sia dipesa da una scelta consapevole dell’opponente ovvero da un errore...