Pena severa per il legale rappresentante “mediatore” in una cessione di quote che evade oltre un milione di euro non riportando in risultati dell’operazione nella dichiarazione Iva. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 17 maggio 2017, n. 24307 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 giugno 2017, n. 13922
Legittimo il licenziamento del dipendente che divulga ai clienti di un’impresa concorrente una mail confidenziale del proprio direttore generale che indicava una strategia commerciale di incremento della clientela idonea ledere l’immagine commerciale della ditta concorrente Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 giugno 2017, n. 13922 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 giugno 2017, n. 13858
Sebbene le comunicazioni di cancelleria debbano avvenire, di norma, con le forme previste dall’art. 136 c.p.c. e art. 45 disp. att. c.p.c., esse possono essere validamente eseguite anche in forme equivalenti, tra le quali, ad esempio, il rilascio di copia autentica. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 giugno 2017, n. 13858 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22286
Anche i debiti previdenziali rilevanti del reato (articolo 2, comma 1 bis del Dl 483/1983), devono ritenersi ricompresi nella speciale disciplina di favore prevista dall’articolo 20 della legge 44/1999 ai fini della sospensione dei termini ricadenti entro un anno dalla denuncia. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 9 maggio 2017, n. 22286 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 maggio 2017, n. 13190
Anche l’impugnativa del licenziamento della lavoratrice madre è soggetto al termine di impugnazione per il quale vale la data di spedizione dell’impugnativa e non quella di ricezione Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 maggio 2017, n. 13190 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 giugno 2017, n. 30145
In tema di violenza sessuale, ai fini del riconoscimento della diminuente per i casi di minore gravità di cui all’art. 609 bis, ultimo comma, cod. pen., deve farsi riferimento ad una valutazione globale del fatto, nella quale assumono rilievo i mezzi, le modalità esecutive, il grado di coartazione esercitato sulla vittima, le condizioni fisiche e...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 maggio 2017, n. 10642
Il licenziamento disciplinare intimato senza osservare le garanzie previste dall’articolo 7 , comma 6, della legge 300/1970 non è nullo ma ingiustificato. Nel senso che anche se esistente sotto il profilo della giusta causa non può essere addotto dal datore per sottrarsi all’operatività della tutela apprestata dall’ordinamento nelle diverse situazioni o all’onere del preavviso ex...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 marzo 2017, n. 5848
Legittimo il licenziamento del dipendente della banca che addebita sui conti dei clienti spese notarili senza accreditare le somme sui conti dei notai Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 marzo 2017, n. 5848 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9139
Illegittima – perché troppo generica – la motivazione della sentenza che condanni l’utilizzo di fatture inesistenti, in quanto le prestazioni (a fronte delle quali sarebbero state emesse le fatture) non potevano ritenersi effettuate dalle ditte emittenti Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 24 febbraio 2017, n. 9139 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 febbraio 2017, n. 7937
In tema di giudizio abbreviato condizionato, il giudice del dibattimento che ha respinto in limine litis la richiesta di accesso al rito alternativo, deve applicare anche d’ufficio la riduzione di un terzo della pena se riconosce che quel rito si sarebbe dovuto invece celebrare Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 20 febbraio 2017,...