SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 10 marzo 2016, n.9937 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 21/01/2015, depositata in data 13/05/2015, la Corte d’appello di GENOVA, confermava la sentenza del tribunale di GENOVA del 30/05/2014 che aveva condannato G.F. per il reato di violenza sessuale, lesioni aggravate e sequestro di persona ai...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 marzo 2016, n. 8653. La messa in circolazione di beni prodotti in violazione di un titolo di proprietà industriale non coinvolge solo gli interessi del titolare della privativa, bensì anche quelli della collettività, e quindi, in tal senso, l’immissione del bene nel circuito commerciale determina un pericolo per il pubblico dei consumatori e, in ultima analisi, per l’ordine economico in generale, tale da giustificare l’intervento dell’autorità giudiziaria, a prescindere dalla concreta induzione in errore dei consumatori circa la provenienza del prodotto dal titolare della privativa, essendo sufficiente per la sussistenza del reato (che ha natura di reato di pericolo) l’astratta confondibilità del prodotto imitato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 marzo 2016, n. 8653 Ritenuto in fatto 1. R.M. venne condannato con sentenza del 4/10/2013 dal Tribunale di Pordenone alla pena di Euro 600 di multa per il reato di cui all’art. 127 del d.lgs. 10/2/2015 n. 30, per avere esposto in vendita, ceduto e poi nuovamente...
Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 10 febbraio 2016, n. 5518. A seguito della legge 60/2005, infatti, «la regolarità formale della notifica, se non effettuata a mani del condannato, non può, di per sé sola, essere considerata prova dell’effettiva conoscenza dell’atto da parte del destinatario». Ricade, dunque, sul giudice l’onere di rinvenirne la prova negli atti e, comunque, di fare «le verifiche necessarie ad accertare se il condannato abbia avuto effettiva conoscenza del procedimento ed abbia volontariamente rinunciato a comparire».
Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 10 febbraio 2016, n. 5518 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MOCCI Mauro – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 febbraio 2016, n. 4097. A differenza del sequestro preventivo previsto dall’art. 321 c.p.p., il sequestro funzionale alla confisca “per equivalente” ha natura sanzionatoria, per cui non sono sottoponibili a tale vincolo i beni meramente futuri
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 febbraio 2016, n. 4097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 febbraio 2016, n. 4374. Se è vero che l’asta di una bandiera è idonea ad essere utilizzata per l’offesa alla persona, è altrettanto vero che la sua detenzione risulta astrattamente giustificata in relazione all’evento sportivo e che sono le concrete circostanze di tempo e di luogo a determinarne l’utilizzo illecito, per l’effettiva destinazione dello strumento all’offesa delle persone
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 febbraio 2016, n. 4374 Ritenuto in fatto 1. S.G. era condannato dal Tribunale di Salerno alla pena di mesi sei di reclusione, ai sensi dell’art. 6 bis comma 10 legge 13 dicembre 1989 n. 401, perché, nel corso di uno scontro tra opposte tifoserie, aveva in mano...