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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 agosto 2013 n. 35512. Peculato per il postino che si appropria dei bollettini contro assegno

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 agosto 2013 n. 35512[1] La qualifica di pubblico ufficiale – ai sensi dell’art. 357 c.p., come novellato dalle leggi n. 86 del 1990 e n. 181 del 1992 deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o ‘semplici privati’, quale che sia la loro...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 luglio 2013, n. 30177. Truffa aggravata e peculato ai danni di Poste Italiane spa

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza   12 luglio 2013, n. 30177 Ritenuto in fatto La Corte di Appello di Milano con sentenza del 28 ottobre 2011 confermava in punto di responsabilità e determinazione della pena la sentenza del Tribunale di Milano del 1 ottobre 2009 che condannava C.A. , D.T.L. , D.S.M. ,...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 2 maggio 2013, n. 19054. La condotta del pubblico agente che, utilizzando illegittimamente per fini personali il telefono assegnatogli per ragioni di ufficio, produce un apprezzabile danno al patrimonio della pubblica amministrazione o di terzi o una concreta lesione alla funzionalità dell’ufficio, è sussumibile nel delitto di peculato d’uso di cui all’art. 314 c.p., comma 2.

La massima La condotta del pubblico agente che, utilizzando illegittimamente per fini personali il telefono assegnatogli per ragioni di ufficio, produce un apprezzabile danno al patrimonio della pubblica amministrazione o di terzi o una concreta lesione alla funzionalità dell’ufficio, è sussumibile nel delitto di peculato d’uso di cui all’art. 314 c.p., comma 2. SUPREMA CORTE...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909. L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di peculato ed il delitto di truffa aggravata ex art. 61 no 9 cod. pen.

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 aprile 2013 n. 18909[1] L’elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di frode informatica, aggravata ai danni dello Stato ex art. 649 ter/2 cod. pen. nonché ai sensi dell’art. 61 n. 9, cod. pan., è simile a quello fra il delitto di...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 febbraio 2013, n. 7492. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica

La massima 1. In tema di peculato, la nozione di possesso di danaro deve intendersi non solo come comprensiva della detenzione materiale della cosa, ma anche della sua disponibilità giuridica, nel senso che il soggetto agente deve essere in grado, mediante un atto dispositivo di sua competenza o connesso a prassi e consuetudini invalse nell’ufficio,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 gennaio 2013, n. 2278. Peculato e sottrazioni di beni in pubblica custodia

La massima E’ configurabile il reato di cui all’art. 351 c.p. e non quello di peculato tutte le volte in cui vi sia contestualità cronologica tra un’appropriazione soltanto temporanea, quale mero antecedente modale del fatto di sottrazione, e la coeva sottrazione (o soppressione o distruzione o dispersione) di atti o documenti della P.A. in disponibilità...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 14 gennaio 2013, n. 1750. Reato di peculato, applicabile la misura cautelare anche se l’indagato è andato in pensione

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza del 14 gennaio 2013, n. 1750 Ritenuto in fatto 1. Con l’ordinanza in epigrafe indicata il Tribunale di Salerno, in accoglimento dell’appello presentato dal pubblico ministero ai sensi dell’art. 310 c.p.p. contro il provvedimento reiettivo del G.i.p. in data 21 febbraio 2012, ha disposto l’applicazione della misura cautelare...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 dicembre 2012 n. 49759. Il dipendente di società a partecipazione pubblica, imputato di peculato per aver utilizzato a proprio vantaggio la carta di credito aziendale, non può essere privato della capacità a contrarre con la pubblica amministrazione

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 dicembre 2012 n. 49759[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2012/12/la-condanna-per-peculato-non-comporta-lincapacita-a-contrarre-con-la-pa.html       Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 27 novembre 2012, n. 46245. Portalettere e reato di peculato

La massima Riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio l’impiegato dell’ente Poste italiane s.p.a. addetto alla regolarizzazione, mediante affrancatura, dei bollettini dei pacchi da restituire al mittente, e alla tenuta di un apposito registro nel quale annotare i dati identificativi di ciascuna operazione, di attività di natura non meramente applicativa od esecutiva; il portalettere,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 novembre 2012, n. 43474. La fattispecie di impossessamento, consumata dal custode che non sia proprietario del mezzo o che non agisca in suo concorso o nel suo interesse e che si realizzi con la condotta di abusiva circolazione di mezzo sottoposto a sequestro, configura il delitto di peculato d’uso

    Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 8 novembre 2012, n. 43474 Ritenuto in fatto 1. Il Procuratore delle Repubblica presso il Tribunale di Catania impugna la sentenza in epigrafe indicata con la quale il giudice dell’udienza preliminare del tribunale della medesima città ha dichiarato non luogo a procedere nei confronti di O.V....