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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza del 3 settembre 2014, n. 18575. Nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di infrazione del codice della strada, grava sull'autorità amministrativa opposta, a fronte di una specifica contestazione da parte dell'opponente, che lamenti la mancata riserva di una adeguata area destinata a parcheggio libero, la prova della esistenza della delibera che escluda la sussistenza di tale obbligo ai sensi dell'art. 7 C.d.S., comma 8

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza del 3 settembre 2014, n. 18575   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente – Dott. MANNA Felice – Consigliere – Dott. D’ASCOLA Pasquale – rel. Consigliere –...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 10 giugno 2014, n. 13037. Il requisito della specificità dell'atto di accertamento deve dirsi osservato per il tramite dell'indicazione del giorno e dell'ora, della natura della violazione, del tipo e della targa del veicolo, nonché della località del verificarsi del fatto, senza necessità di ulteriori indicazioni non indispensabili ad assicurare il diritto di difesa dell'incolpato e ciò, in quanto l'infrazione deve essere contestata in breve periodo di tempo, entro il quale può aversi ancora un collegamento mnemonico con il fatto ascritto, così che il soggetto è in grado, anche con la semplice indicazione della via, di sostenere e provare che la sua vettura non si trovava affatto in detta località. Ne consegue che erroneamente il Tribunale ha delimitato i confini applicativi delle norme in esame pretendendo – in disparte da qualunque ulteriore accertamento resosi eventualmente necessario a tenore delle difese sviluppate dal trasgressore (neppure riportate nella gravata decisione) – che la semplice omessa indicazione del numero civico o della intersezione stradale a presidio della quale sarebbe stato posto il semaforo – pur in presenza di tutti gli altri parametri identificativi della condotta – facesse venir meno la specificità della contestazione e, quindi, determinasse un vulnus alla difesa del preteso trasgressore

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 10 giugno 2014, n. 13037 “1. – Il Comune di Salussola ha proposto ricorso per la cassazione della sentenza n. 501/2011 del Tribunale di Biella con la quale era stato respinto l’appello del medesimo ente territoriale avverso la decisione del Giudice di Pace di Biella che aveva annullato,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, ordinanza 26 maggio 2014, n. 11632. Legittima la multa pure sè vi è stato un ritardo nella contestazione della violazione (avvenuta a nove minuti dall'accertamento in considerazione del fatto che il mezzo procedeva a forte velocità, impedendo agli agenti l'immediata contestazione)

Suprema Corte di Cassazione sezione IV ordinanza 26 maggio 2014, n. 11632 Fatto e diritto Ritenuto che il consigliere designato ha depositato, in data 24 settembre 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis cod. proc. civ.: «G.G. ha proposto opposizione avverso il verbale di contestazione elevato dai Carabinieri di Cefalù in data...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 marzo 2014, n. 6432. Gli agenti ed ufficiali di polizia municipale, in conformità della regola generale stabilita dall'art. 13 della l. n. 689 del 1981 in tema di accertamento delle sanzioni amministrative pecuniarie, in quanto organi di polizia giudiziaria con competenza estesa all'intero territorio comunale, hanno il potere di accertare le violazioni in materia di circolazione stradale punite con sanzioni amministrative pecuniarie in tutto tale territorio, anche, quindi, su strade statali al di fuori del centro abitato. Ne deriva che, una volta stabilito che gli ufficiali e gli agenti della polizia municipale hanno tale potere nell'ambito dell'intero territorio comunale, gli accertamenti di violazioni del codice della strada da essi compiuti in tale territorio debbono ritenersi per ciò stesso legittimi sotto il profilo della competenza dell'organo accertatore, restando l'organizzazione, la direzione e il coordinamento del servizio elementi esterni all'accertamento, ininfluenti su detta competenza

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza  19 marzo 2014, n. 6432 Svolgimento del processo Con ricorso depositato il 29-4-2006 N.M. proponeva opposizione avverso il verbale di accertamento n. 327/2006. emesso dalla Polizia Municipale di Riace, notificatogli il 24-3-2006, con il quale gli era stata contestata la violazione dell’art. 142 comma 8 C.d.S., per eccesso...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 gennaio 2014, n. 195. Il ritiro immediato di una copia del verbale da parte del trasgressore equivale a notifica dello stesso, a nulla rilevando, in detto contesto, che chi ritira l’atto rifiuti di sottoscriverlo.

Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 9 gennaio 2014, n. 195 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott. ROSSETTI Marco – rel. Consigliere Dott....