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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 ottobre 2013, n. 22538. Il licenziamento del dipendente assentatosi per malattia provocata dal mobbing del datore di lavoro è illegittimo, anche se il lavoratore ha superato il periodo di comporto.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 5 giugno – 2 ottobre 2013, n. 22538 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente – Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere – Dott. FILABOZZI Antonio – Consigliere – Dott. BALESTRIERI Federico...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 ottobre 2013 n. 22789. Nessun demansionamento (né mobbing) per il chirurgo che opera meno perché assegnato al pronto soccorso.

    Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 ottobre 2013 n. 22789[1]   Le modalità di assegnazione in cura dei pazienti debbono rispettare criteri oggettivi di competenza, oltre che di equa distribuzione del lavoro, e risulterebbe peraltro in contrasto coi principi fondamentali dell’ordinamento, tra cui in primis il diritto alla salute...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22538. È illegittimo il licenziamento del dipendente assente per malattia provocata dall’azione di mobbing che il datore di lavoro esercita su di lui

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 ottobre 2013 n. 22538[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/10/malattia-provocata-da-mobbing-no-al-licenziamento-anche-oltre-il-comporto_0.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 28603 del 3 luglio 2013. Anche se è escluso il mobbing può esserci il reato di lesioni personali a carico del datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza  n. 28603 del 3 luglio 2013   Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 2 ottobre 2012 la Corte d’appello di Milano ha dichiarato inammissibile per data 30 settembre 2011 nei confronti di S.L. e P.M., confermandola nel resto e condannando l’appellante parte civile – C.F. – al...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 14643 dell’11 giugno 2013. Illegittimo il licenziamento se la causa del superamento del periodo di comporto è l’ansia da mobbing del lavoratore

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 14643 dell’11 giugno 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO 1. Con sentenza 15.07.08 il Tribunale di Pistoia, accogliendo la domanda di C. S. proposta nei confronti della datrice di lavoro società P. s.p.a., dichiarava illegittimo il licenziamento a lei intimato in data 24.03.2004 per superamento del periodo di comporto,...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985. Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’ ai fini della deduzione del mobbing

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985[1] Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’, occorrendo, ai fini della deduzione del mobbing, anche l’allegazione di una preordinazione finalizzata all’emarginazione del dipendente [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza n. 1609 del 19 marzo 2013. Non si configura mobbing nell’accadimento di screzi o conflitti interpersonali nell’ambiente di lavoro collegati a fenomeni di rivalità, ambizione o antipatie reciproche

Consiglio di Stato sezione IV sentenza  n. 1609 del 19 marzo 2013   FATTO   La sig.ra C. F., ispettore capo della polizia penitenziaria , in servizio presso la Casa circondariale di Bologna, proponeva innanzi al Tar dell’Emilia Romagna ben sette ricorsi volti ad ottenere l’annullamento di provvedimenti ritenuti lesivi delle posizioni giuridiche soggettive inerenti...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 4245 del 28 gennaio 2013. Non sanzionabile come ingiuria la lecita reazione del lavoratore al mobbing perpetrato dal datore

Suprema Corte di Cassazione  sezione V                sentenza  n. 4245 del 28 gennaio 2013     Svolgimento del processo Motivi della decisione G.A. veniva condannato dal Giudice di pace di Mirandola con sentenza del 3 marzo 2009 alle pene ritenute di giustizia ed al risarcimento dei danni in favore della costituita parte civile S.D. per i reati...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 22393 del 10 dicembre 2012. In tema di mobbing

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 22393 del 10 dicembre 2012   Svolgimento del processo Con sentenza del 30.4.2009, la Corte di Appello, di Trieste respingeva il gravame proposto da C. L. avverso la sentenza del Tribunale di Pordenone che aveva rigettato il ricorso proposto dal predetto, inteso ad ottenere la declaratoria dell’illegittimità...

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Corte di Cassazione Sezione lavoro sentenza n. 18927 del 12 novembre 2012. In tema di mobbing ed onere della prova

  Suprema Corte di Cassazione Sezione lavoro sentenza n. 18927 del 12 novembre 2012 Svolgimento del processo 1.- La sentenza attualmente impugnata rigetta l’appello di L.V. avverso la sentenza del Tribunale di Napoli che, a sua volta, ha respinto la domanda della V. diretta alla condanna di A.C., nella qualità di titolare della farmacia “S.T.”,...