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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 dicembre 2015, n. 49175. In tema di motivazione dei provvedimenti sulla liberta’ personale, la normativa introdotta con la Legge n. 47 del 2015, nella parte in cui modifica le disposizioni in tema di motivazione delle ordinanze cautelari, di cui agli articoli 292 e 309 c.p.p., non ha carattere del tutto innovativo, ma adegua la formulazione delle norme alla preesistente giurisprudenza di legittimita’, prevedendosi oggi l’obbligo del giudice del riesame di esercitare il potere di annullamento dell’ordinanza genetica in caso di motivazione mancante/apparente o nel caso in cui la stessa non contenga l’autonoma valutazione, a norma dell’articolo 292, delle esigenze cautelari, degli indizi e degli elementi forniti dalla difesa; ne consegue che, al di fuori di tali ipotesi, resta fermo che la motivazione dell’ordinanza che decide sulla richiesta di riesame, atteso lo stretto collegamento e la complementarieta’ esistente con quella genetica, integra e completa l’eventuale carenza o insufficienza della motivazione del provvedimento del primo giudice

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 dicembre 2015, n. 49175 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 novembre 2015, n. 45321. Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all’art. 7, legge n. 203 del 1991 è necessario l’effettivo ricorso, nell’occasione delittuosa contestata, al metodo mafioso, il quale deve essersi concretizzato in un comportamento oggettivamente idoneo ad esercitare sulle vittime del reato la particolare coartazione psicologica evocata dalla norma menzionata e non può essere desunto dalla mera reazione delle stesse vittime alla condotta tenuta dall’agente

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 novembre 2015, n. 45321 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. TADDEI Margherita – Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. PELLEGRINO Andrea...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2015, n. 45698. L’utilizzo indebito del badge da parte del dipendente pubblico, consistente nel timbrare il cartellino del collega di volta in volta assente, integra gli artifici e i raggiri del reato di truffa, tali da trarre in inganno l’Amministrazione di appartenenza e provocare all’ente stesso dei danni economicamente apprezzabili, nonché di immagine, per via della mancata presenza sul posto dei lavoratori

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 novembre 2015, n. 45698 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 24 novembre 2015, n. 46599. Ai fini dell’emissione di una misura cautelare personale, per “gravi indizi di colpevolezza” ex art. 273 c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 24 novembre 2015, n. 46599 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VECCHIO Massimo – Presidente – Dott. CAVALLO Aldo – Consigliere – Dott. BONITO F. M. S. – rel. Consigliere – Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 novembre 2015, n. 47195. Il “grave stato di ansia o di paura” e il “fondato timore per la propria incolumità”, quali eventi del reato di atti persecutori, possono essere desunti dalla gravità degli episodi che compongono la condotta tipica e ritenersi provati anche ove non siano stati ammessi dalla vittima

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 novembre 2015, n. 47195 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – rel. Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. AMATORE...