La misura di prevenzione patrimoniale e personale adottata nei confronti di un soggetto “prossimo” alla ‘ndrangheta non può essere basata sulla sua pericolosità sociale dedotta dal suo status di evasore fiscale. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 9 febbraio 2017, n. 6067 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 settembre 2015, n. 36690. La normativa antimafia, laddove esemplifica i modi di valutare la buona fede, va interpretata nel senso che, al di fuori dei casi di rapporti particolari e diretti tra le parti, si debba tenere conto del normale svolgimento dei rapporti di obbligazione considerando in particolare la dimensione degli enti interessati, le relative attività ed il rispetto dei comuni obblighi di diligenza e, con riferimento specifico alle operazioni bancarie, la buona fede sarà dimostrata dalla regolare gestione del rapporto nel rispetto della normativa bancaria e della normativa antiriciclaggio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 settembre 2015, n. 36690 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 novembre 2014, n. 47588. L'obbligo di sorveglianza speciale e di residenza, quindi, in un determinato Comune non può venire meno se il condannato debba recarsi in altra città per parlare con il proprio legale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 novembre 2014, n. 47588 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. CAPOZZI Angelo – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 31 luglio 2014, n. 34039. Gli istituti bancari rimasti vittime dei delitti di truffa o appropriazione indebita all’atto dell’erogazione dei mutui, in forze dei quali erano state iscritte ipoteche sugli immobili confiscati, devono essere considerati terzi estranei ai reati posti in essere dal soggetto nei cui confronti è applicata la misura di prevenzione patrimoniale e, pertanto, nei loro confronti non può essere ordinata la cancellazione della ipoteca”
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 31 luglio 2014, n. 34039 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. BONITO F. Maria S. – Consigliere Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. – Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo – rel....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 marzo 2014, n. 11751. Rimessa alle Sezioni unite la questione circa l'effettiva possibilità di procedere, secondo il consolidato orientamento, alla equiparazione tra misure di sicurezza e misure di prevenzione patrimoniale una volta espunto dai profili costitutivi della confisca di prevenzione, il requisito della attualità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 11 marzo 2014, n. 11751 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GARRIBBA Tito – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2013 n. 17335. Nel giudizio di revoca della misura di prevenzione la locuzione “nuove prove” si riferisce esclusivamente alle prove “sopravvenute” o “scoperte” dopo la condanna, non rilevando la causa della mancata scoperta al momento del procedimento anche quando questa sia imputabile all’imputato
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2013 n. 17335[1] Se è vero che le SSUU, hanno scritto che nel procedimento di revoca non si possono rimettere <<in discussione con l’istanza atti o elementi già considerati nel procedimento di prevenzione o in esso deducibili>>, tuttavia, hanno anche scritto che «la...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile n. 15665. L’istituto della rimessione delle spese processuali non si può applicare al procedimento di prevenzione
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 aprile n. 15665[1] Per quel che riguarda specificamente l’applicabilità dell’istituto della remissione del debito al procedimento di prevenzione, deve altresì evidenziarsi che sotto il profilo processuale tale procedimento non può farsi rientrare nel processo penale in senso stretto, trattandosi, come è noto, di procedimento...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 agosto 2012, n. 33530. Il pagamento della cauzione imposta dal Tribunale che applica la misura di prevenzione della sorveglianza speciale è dovuta anche in presenza dell’ammissione al gratuito patrocinio in quanto non è prova dello stato di indigenza
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE Sentenza 31 agosto 2012, n. 33530 Considerato in fatto 1.1) D.G. ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di Caltanissetta in data 2.12.2010 che aveva confermato la decisione resa in primo grado dal Tribunale di Gela in data 22.10.2009 nella quale...