Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 14 aprile 2014, n. 16207 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SANTACROCE Giorgio – Presidente Dott. MANNINO Saverio F. – Consigliere Dott. CARMENINI Secondo Libero – Consigliere Dott. FIALE Aldo – rel. Consigliere Dott. ZAMPETTI...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 marzo 2014, n. 6755. Lo stato di adottabilità di un minore non richiede come presupposto indispensabile la mancanza di amore dei genitori per il figlio poiché, ai sensi dell'art. 8 della legge n. 184/1983, la situazione di abbandono si caratterizza per il fatto che il minore, anche indipendentemente da una situazione di colpa del genitore, si trova ad essere privo non transitoriamente di «assistenza morale e materiale da parte dei genitori o dei parenti tenuti a provvedervi». Ne consegue che lo stato di adottabilità può essere dichiarato anche quando lo stato di abbandono sia determinato da un disturbo comportamentale grave e non transitorio che renda il genitore, ancorchè ispirato da sentimenti di amore sincero e profondo, inidoneo ad assumere e a conservare piena consapevolezza delle proprie responsabilità verso il figlio, nonché ad agire in modo coerente per curarne nel modo migliore lo sviluppo fisico, psichico e affettivo, sempre che il disturbo sia tale da coinvolgere il minore, producendo danni irreversibili al suo sviluppo ed al suo equilibrio psichico
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 marzo 2014, n. 6755 Svolgimento del processo Con sentenza del 20 ottobre 2012 la Corte di appello di Torino rigettava gli appelli proposti da K.S. e da V.S., rispettivamente madre e nonna materna dei minori F.S. (n. il 15 maggio 2002) e M.S. (n. il 15 novembre...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 marzo 2014, n. 5237. L'ascolto del minore, avente capacita' di discernimento, ha una rilevanza cognitiva, in quanto l'esito di quel colloquio puo' consentire al giudice di valutare direttamente se sussista o meno il fondato rischio, per il minore medesimo, di essere esposto, per il fatto del suo ritorno, a pericoli psichici, o comunque di trovarsi in una situazione intollerabile
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 marzo 2014, n. 5237 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 marzo 2014, n. 5097. E' ravvisabile un conflitto d'interessi tra chi e' incapace di stare in giudizio personalmente ed il suo rappresentante legale (nella specie, figlio minore e genitore), ogni volta che l'incompatibilita' delle rispettive posizioni e' anche solo potenziale, a prescindere dalla sua effettivita'; ne consegue che la relativa verifica va compiuta in astratto ed ex ante secondo l'oggettiva consistenza della materia del contendere dedotta in giudizio, anziche' in concreto ed a posteriori alla stregua degli atteggiamenti assunti dalle parti nella causa. Pertanto, in caso di omessa nomina di un curatore speciale, il giudizio e' nullo per vizio di costituzione del rapporto processuale e per violazione del principio del contraddittorio
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 marzo 2014, n. 5097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARNEVALE Corrado – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. BISOGNI...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 5 marzo 2014, n. 5095. Il minore ha diritto di rimanere nella propria famiglia di origine, con conseguente ricorso allo stato di adottabilita' come soluzione estrema, quando ogni altro rimedio appare ormai inadeguato. In tale quadro, e la questione costituisce uno degli aspetti fondanti del ricorso in esame, deve ribadirsi l'irrilevanza delle mere espressioni di volonta' da parte dei genitori, o degli altri stretti congiunti, ove prive di qualsiasi concreta prospettiva e quindi non idonee al superamento dello stato di abbandono. L'apprezzamento, poi, della sussistenza in concreto della situazione sopra descritta si sostanzia in una valutazione rimessa al giudice del merito, mentre la prospettazione di un riesame del materiale probatorio acquisito nel processo, e' esclusa in sede di legittimita', qualora la motivazione non presenti vizi di carattere logico e giuridico
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 5 marzo 2014, n. 5095 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARNEVALE Corrado – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. CAMPANILE Pietro – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 novembre 2013, n. 47183. In tema di reato ex art. 609 – perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, in merito ad un furto avvenuto nell’istituto scolastico
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 novembre 2013, n. 47183 Ritenuto in fatto 1. A R.G..R. e P..P. è stato contestato: il reato di cui agli artt. 81, 110 e 609 cod. pen., per avere in qualità di maestre della classi IV e V di una scuola elementare, unitamente all’insegnante fiduciaria e al...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 21 novembre 2013, n. 26171. In caso di violazione commessa da minore, fermo l’obbligo della redazione immediata del relativo verbale di accertamento, la contestazione della violazione deve avvenire nei confronti dei soggetti tenuti alla sorveglianza del minore, con la redazione di apposito verbale di contestazione nei loro confronti, nel quale deve essere enunciato il rapporto intercorrente con il minore che ne imponeva la sorveglianza al momento del fatto e la specifica attribuzione ad essi della responsabilità per l’illecito amministrativo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 21 novembre 2013, n. 26171 Fatto e diritto Ritenuto che con ricorso depositato il 5 agosto 2006 T.A. proponeva opposizione dinanzi al Giudice di Pace di Catania al fine di ottenere l’annullamento del verbale emesso nei suoi confronti dalla Guardia di Finanza di Pachino per violazione degli artt....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 ottobre 2013, n. 44260. Il tentativo è di per sé compatibile con il reato di sottrazione di minore, avente natura di reato eventualmente permanente e con la struttura soggettiva della fattispecie, che è punita a titolo di dolo generico, bastando il proposito di attuare una arbitraria e unilaterale compromissione dell’esercizio della potestà genitoriale o temporaneamente tutoria delle altre persone elencate dall’art. 574 c.p. oltre ai genitori.
La massima Il tentativo è di per sé compatibile con il reato di sottrazione di minore, avente natura di reato eventualmente permanente e con la struttura soggettiva della fattispecie, che è punita a titolo di dolo generico, bastando il proposito di attuare una arbitraria e unilaterale compromissione dell’esercizio della potestà genitoriale o temporaneamente tutoria delle...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 novembre 2013 n. 44617. La competenza funzionale a celebrare il giudizio abbreviato, che segua a decreto di giudizio immediato, appartiene al giudice delle indagini preliminari, seppur persona fisica diversa, per ragioni di incompatibilità ex articolo 34 co. 2 Cpp da quella che ha emesso il decreto di giudizio immediato
Il testo integrale [1] La competenza funzionale a celebrare il giudizio abbreviato, che segua a decreto di giudizio immediato, appartiene al giudice delle indagini preliminari, seppur persona fisica diversa, per ragioni di incompatibilità ex articolo 34 co. 2 Cpp da quella che ha emesso il decreto di giudizio immediato. Non appare infine contraria a principi...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 ottobre 2013, n. 23193. Madre particolarmente fragile ed incapace di prendersi cura dei bambini, padre, incapace di contenere i suoi impulsi e noncurante nei confronti dei bambini. Stato di adottabilità dei minori
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 ottobre 2013, n. 23193 Svolgimento del processo 1. – Con ricorso del 5 giugno 2010 il P.M. presso il Tribunale per i minorenni di Bologna chiese l’apertura di un procedimento di volontaria giurisdizione a tutela dei minori O. e J. , figli di R..H. e G..Z. ,...