Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 22 ottobre 2018, n. 48085. La massima estrapolata: In ordine al reato di cui all’art. 572 c.p., sotto il profilo dell’elemento psicologico del reato, per la sussistenza dello stesso non e’ necessario che l’agente abbia perseguito particolari finalita’ ne’ il proposito di infliggere alla vittima sofferenze fisiche o...
Tag: maltrattamenti
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 49997. Nel reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 cod. pen. l’oggetto giuridico non è costituito solo dall’interesse dello Stato alla salvaguardia della famiglia da comportamenti vessatori e violenti
Nel reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 cod. pen. l’oggetto giuridico non è costituito solo dall’interesse dello Stato alla salvaguardia della famiglia da comportamenti vessatori e violenti, ma anche dalla difesa dell’incolumità fisica e psichica delle persone indicate nella norma, interessate al rispetto della loro personalità nello svolgimento di un rapporto fondato su vincoli...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 7 settembre 2017, n. 40959. L’ordinario ricorso alla violenza nei confronti di un minore non rientra nella fattispecie di abuso dei mezzi di correzione ma in quella più grave di maltrattamenti.
L’ordinario ricorso alla violenza nei confronti di un minore, anche se animato dalla intenzione di educarlo, non rientra nella fattispecie di abuso dei mezzi di correzione ma in quella più grave di maltrattamenti. CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE SENTENZA 7 settembre 2017, n.40959 Pres. Ippolito – est. D’Arcangelo Ritenuto in fatto 1. Con l’ordinanza...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2017, n. 15482
Il giudice non può annullare il divieto di avvicinamento all’ex compagna oggetto di stalking e al figlio solo in virtù della composizione del tribunale monocratica o collegiale, deve prevalere la ratio della norma che è quella di mettere in atto una misura di protezione a tutela delle parti deboli minore inconsapevolmente coinvolto o la donna...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10906
Nel reato di maltrattamenti familiari possono essere riconosciute le attenuanti generiche di cui all’art. 62-bis c.p. ai genitori che, per la loro inadeguatezza etno-culturale, ritengono consentite punizioni corporali sul figlio minore che nel Paese di origine (Marocco) non costituiscono illecito, allorquando la loro incapacità culturale non gli ha permesso di rendersi conto della patologia diagnosticata...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 marzo 2017, n. 10901
1. Le condotte di maltrattamento raggiungono la soglia della rilevanza penale quando si collochino in una più ampia ed unitaria condotta abituale idonea ad imporre un regime di vita vessatorio, mortificante ed insostenibile. 2. Sotto il profilo dell’elemento soggettivo del reato di maltrattamenti, un intento intermittentemente scherzoso o giocoso non esclude certo il dolo, che...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 24 febbraio 2017, n. 9154
Il compimento di più atti di natura vessatoria idonei a determinare sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, integra il delitto di maltrattamenti, senza che sia necessario che essi vengano posti in essere per un tempo prolungato, essendo sufficiente la loro ripetizione, anche se per un limitato periodo di tempo SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 novembre 2016, n. 50812
Non può procedersi all’arresto in flagranza sulla base di informazioni della vittima o di terzi fornite nella immediatezza del fatto. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 30 novembre 2016, n. 50812 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CONTI...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 dicembre 2016, n. 51591
Il delitto di maltrattamenti previsto dall’art. 572 c.p. può trovare applicazione nei rapporti di tipo lavorativo, a condizione che sussista il presupposto della parafamiliarità, intesa come sottoposizione di una persona all’autorità di altra in un contesto di prossimità permanente, di abitudini di vita proprie e comuni alle comunità familiari, nonché di affidamento, fiducia e soggezione...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 13 ottobre 2016, n. 43330
In materia di delitti di violenza sessuale, la procedibilità d’ufficio determinata dalla ipotesi di connessione prevista dall’articolo 609-septies, comma 4, numero 4, del Cp si verifica non solo quando vi è connessione in senso processuale (articolo 12 del Cpp), ma anche quando v’è connessione investigativa, cioè ogni qualvolta l’indagine sul reato perseguibile di ufficio comporti...