Criteri di liquidazione del compenso solo in caso di scostamento dai parametri medi
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Criteri di liquidazione del compenso solo in caso di scostamento dai parametri medi

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 21 gennaio 2019, n. 1522. La massima estrapolata: Il giudice è tenuto a specificare i criteri di liquidazione del compenso solo in caso di scostamento apprezzabile dai parametri medi, fermo restando che il superamento dei valori minimi stabiliti in forza delle percentuali di diminuzione incontra il limite...

In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione  alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale
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In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 26 marzo 2018, n. 7478. In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale, lasciando invece impregiudicato...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 19 gennaio 2018, n. 1357. Il giudice resta tenuto ad effettuare la liquidazione giudiziale nel rispetto dei parametri previsti dal d.m. n. 55, il quale prevale sul d. m. n. 140 nel rispetto del principio di specialità
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 19 gennaio 2018, n. 1357. Il giudice resta tenuto ad effettuare la liquidazione giudiziale nel rispetto dei parametri previsti dal d.m. n. 55, il quale prevale sul d. m. n. 140 nel rispetto del principio di specialità

Il giudice resta tenuto ad effettuare la liquidazione giudiziale nel rispetto dei parametri previsti dal d.m. n. 55, il quale prevale sul d. m. n. 140 nel rispetto del principio di specialità, poiché il d.m. n. 140 è rivolto a regolare la materia dei compensi tra professionista e cliente, mentre il d.m. n. 55 detta...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 28 luglio 2017, n. 18905
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 28 luglio 2017, n. 18905

In materia di sinistri stradali e successivi risarcimenti in presenza di una nota spese specifica prodotta dalla parte vittoriosa, il giudice non può rideterminare globalmente i diritti di procuratore e gli onorari di avvocato in misura inferiore a quelli esposti Ordinanza 28 luglio 2017, n. 18905 Data udienza 18 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 20 maggio 2016, n. 10570
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 20 maggio 2016, n. 10570

Il principio generale che il giudice, per giusti motivi, ha il potere di compensare le spese comporta anche che detto potere debba essere adeguatamente motivato Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 20 maggio 2016, n. 10570 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 marzo 2016, n. 5691. Nel caso di liquidazione delle spese processuali sulla base delle tariffe approvate con il d.m. n. 140 del 2012, in difetto di specifica indicazione, non può presumersi che la somma liquidata sia stata pararnetrata dal giudice ai valori medi, rilevando unicamente che la liquidazione sia contenuta entro i limiti,massimo e minimo, delle tariffe medesime, peraltro nemmeno vincolanti, come si desume dall’art. 1, comma 7, del menzionato decreto

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III sentenza 23 marzo 2016, n. 5691 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE TERZA SEZIONE CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROBERTA VIVALDI -Presidente – Dott. GIACOMO TRAVAGLINO – Consigliere – Dott. DANILO SESTINI – Consigliere – Dott. LUIGI ALESSANDRO – Consigliere –...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 luglio 2015, n. 14691. Al giudice la possibilità di determinare il valore della lite secondo la propria discrezionalità ove l’applicazione dei criteri sanciti nel codice di rito portino a risultati manifestamente sproporzionati rispetto al valore effettivo

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 14 luglio 2015, n. 14691 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 7 luglio 2015, n. 14084. In virtù dell’art. 41 del DM 20 luglio 2012 n. 140, che è applicazione dell’art. 9 comma II, d.l. 1/12 conv. in l. 27/12, i nuovi parametri sono da applicare ogni qual volta la liquidazione giudiziale intervenga in un momento successivo alla data di entrata in vigore del predetto decreto e si riferisca al compenso di un professionista che, a quella data, non abbia ancora completato la propria prestazione professionale, ancorché tale prestazione abbia avuto inizio e si sia in parte svolta in epoca precedente, quando ancora erano in vigore le tariffe professionali abrogate. Ne deriva che le tariffe abrogate possono trovare ancora applicazione qualora la prestazione professionale di cui si tratta si sia completamente esaurita sotto il vigore delle precedenti tariffe. Deve invece applicarsi il DM 140/2012 con riferimento a prestazioni professionali (iniziatesi prima, ma) ancora in corso quando detto decreto è entrato in vigore ed il giudice deve procedere alla liquidazione del compenso.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 7 luglio 2015, n. 14084 Svolgimento del processo F.A. , (+Altri) , con separati ricorsi poi riuniti dalla Corte di Appello di Roma, chiedevano che fosse accertata e dichiarata la violazione dell’art. 6 della CEDU sotto il profilo del mancato rispetto del termine ragionevole di cui al relativo...