Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 4 gennaio 2019, n. 172. La massima estrapolata: La circostanza attenuante del conseguimento di un lucro di speciale tenuita’ di cui all’articolo 62 c.p., n. 4, sia applicabile al reato di cessione di sostanze stupefacenti, ma tanto la’ dove si tratti di un evento dannoso o pericoloso connotato...
Tag: lieve entita’Â stupefacenti
Va verificata la lieve entità nel possesso di stupefacenti di basso quantitativo anche se il detentore agli arresti domiciliari non fornisce prova del denaro con cui l’avrebbe acquistata.
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28220. La massima estrapolata: Va verificata la lieve entità nel possesso di stupefacenti di basso quantitativo anche se il detentore agli arresti domiciliari non fornisce prova del denaro con cui l’avrebbe acquistata. Sentenza 19 giugno 2018, n. 28220 Data udienza 12 aprile 2018 REPUBBLICA...
Ai fini della concedibilita’ o del diniego della fattispecie di lieve entita’
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 12 giugno 2018, n. 26854. La massima estrapolata: Ai fini della concedibilita’ o del diniego della fattispecie di lieve entita’, il giudice e’ tenuto a complessivamente valutare tutti gli elementi indicati dalla norma, sia quelli concernenti l’azione (mezzi, modalita’ e circostanze della stessa), sia quelli che attengono all’oggetto...
In tema di stupefacenti, ai fini dell’accertamento del fatto di lieve entita’, il giudice e’ tenuto a valutare tutti gli elementi indicati dalla norma
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 11 giugno 2018, n. 26612. La massima estrapolata: In tema di stupefacenti, ai fini dell’accertamento del fatto di lieve entita’, il giudice e’ tenuto a valutare tutti gli elementi indicati dalla norma, sia quelli concernenti l’azione (mezzi, modalita’ e circostanze della stessa), sia quelli che attengono all’oggetto materiale...
Il fatto di lieve entita’, nei reati concernenti le sostanze stupefacenti, e’ escluso nel caso in cui il dato ponderale e qualitativo della sostanza superi una soglia ragionevole di valore economico
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 2 maggio 2018, n. 18757 Il fatto di lieve entita’, nei reati concernenti le sostanze stupefacenti, e’ escluso nel caso in cui il dato ponderale e qualitativo della sostanza superi una soglia ragionevole di valore economico, non rilevando in senso contrario eventuali circostanze favorevoli all’imputato; alla stregua di...
Corte di Cassazione, sezione quarta, sentenza 22 settembre 2017, n. 43837. Il fatto di aver concordato un incontro per vendere la droga non è motivazione sufficiente per l’imputazione del reato.
Il fatto di aver concordato un incontro per vendere la droga non è motivazione sufficiente per l’imputazione del reato. La chiamata in correita’, perche’ possa assurgere al rango di prova posta a fondamento di un’affermazione di responsabilita’, necessita, oltre che di un positivo apprezzamento in ordine alla sua intrinseca attendibilita’, di “riscontri estrinseci”. Questi, dal...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 agosto 2016, n. 35598
La circostanza attenuante speciale del fatto di lieve entità la fattispecie di cui al comma 5 dei d.P.R. 309/90 (ora fattispecie autonoma) può essere ravvisata solo in ipotesi di minima offensività penale della condotta, desumibile sia dal dato quantitativo e qualitativo della sostanza stupefacente oggetto di reato, sia dagli altri parametri richiamati dal D.P.R. 9...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 1 febbraio 2016, n. 4074. A fronte della nuova e più favorevole disciplina sanzionatoria del “fatto di lieve entità” in materia di sostanze stupefacenti, il giudice, per i fatti pregressi, non può limitarsi a confermare immotivatamente la pena irrogata in primo grado
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 febbraio 2016, n. 4074 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GRILLO Renato – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 dicembre 2015, n. 49475. L’applicazione di una pena in base a criteri non più corrispondenti al giudizio di disvalore della condotta espresso dal legislatore è destinata a violare il principio di proporzionalità che deve assistere l’esercizio del potere punitivo attribuito all’autorità giudiziaria
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 dicembre 2015, n. 49475 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. FIDELBO Giorgi – rel. Consigliere Dott. GIORDANO Emilia Anna – Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 dicembre 2015, n. 49463. L’accertata pluralità degli episodi di ‘spaccio’ non osta alla configurabilità della fattispecie di lieve entità di cui all’art. 73, co. 5, d.P.R. n. 309 del 1990. La non occasionalità della condotta illecita non ne è elemento costitutivo e, pertanto, non può esserne legittimamente esclusa la ricorrenza in ragione della mera reiterazione nel tempo delle condotte di cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 dicembre 2015, n. 49463 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. CARCANO Domenico – Consigliere Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI...
- 1
- 2