Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 marzo 2017, n. 7346
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 marzo 2017, n. 7346

La giusta causa di licenziamento – per costante orientamento della Cassazione – deve rivestire il carattere di grave negazione degli elementi essenziali del rapporto di lavoro e, in particolare, dell’elemento fiduciario, dovendo il giudice valutare, da un lato, la gravità dei fatti addebitati al lavoratore, in relazione alla portata oggettiva e soggettiva dei medesimi, alle...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 marzo 2017, n. 8260
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 marzo 2017, n. 8260

Il verbale di conciliazione sottoscritto in sede sindacale è annullabile, ai sensi degli artt. 1427 e 1439 cod. civ., se la società datrice di lavoro si rende responsabile di una condotta tale da integrare un dolo omissivo in danno del proprio dipendente, ponendo in essere un complesso comportamento volto, con malizia od astuzia, a trarre...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 marzo 2017, n. 7687
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 marzo 2017, n. 7687

Non e’ consentita al ricorrente la tardiva deduzione di un vizio del procedimento disciplinare non dedotto nell’atto introduttivo ne’ puo’ il giudice rilevare d’ufficio una ragione di nullita’ del licenziamento diversa da quella eccepita dalla parte Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 marzo 2017, n. 7687 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2017, n. 8130
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2017, n. 8130

Legittimo il licenziamento del dipendente che utilizza i sistemi informatici aziendali per finalità non confacenti all’attività lavorativa Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 marzo 2017, n. 8130 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI CERBO Vincenzo – Presidente Dott....

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2017, n. 8132
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2017, n. 8132

La detenzione, in ambito extralavorativo, di un significativo quantitativo di sostanze stupefacenti a fine di spaccio è idonea ad integrare la giusta causa di licenziamento, poiché il lavoratore è tenuto non solo a rendere la prestazione lavorativa richiesta, bensì anche quello di tenere un comportamento extralavorativo che sia tale da non ledere né gli interessi...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 marzo 2017, n. 5848
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 marzo 2017, n. 5848

Legittimo il licenziamento del dipendente della banca che addebita sui conti dei clienti spese notarili senza accreditare le somme sui conti dei notai Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 marzo 2017, n. 5848 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5322

Quanto alla proporzionalita’ fra illecito disciplinare e relativa sanzione, e’ appena il caso di ricordare che, per costante giurisprudenza, il giudice ha il dovere di controllare la rispondenza delle pattuizioni collettive disciplinari al disposto dell’articolo 2106 c.c., in forza del quale gli illeciti disciplinari vanno sanzionati “secondo la gravita’ dell’infrazione”; solo dopo che tale verifica...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5317
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5317

In tema di illeciti disciplinari di maggiore gravita’ imputabili al pubblico dipendente, la comunicazione all’interessato della trasmissione degli atti da parte del responsabile della struttura all’UPD, prevista dal Decreto Legislativo n. 165 del 2001, articolo 55-bis, comma 3, ha una funzione meramente informativa, sicche’ gli effetti dell’eventuale omissione di tale adempimento non si riverberano sul...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5313
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5313

Ai fini della decorrenza del termine occorre che l’amministrazione venga a conoscenza della integrale sentenza di condanna irrevocabile, in quanto essa deve avere esatta cognizione dei fatti accertati in sede penale, onde contestarli al dipendente e valutarli in sede disciplinare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 marzo 2017, n. 5313 REPUBBLICA ITALIANA IN...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2017, n. 5284
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 marzo 2017, n. 5284

La pubblica amministrazione, ai fini del provvedimento disciplinare, è libera di valutare autonomamente gli atti del processo penale e di concludere che questi forniscono, senza bisogno di ulteriori indagini e acquisizioni, elementi sufficienti per la contestazione al proprio dipendente Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 marzo 2017, n. 5284 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...