La responsabilità dell’impresa sulle violazioni di orari di guida, riposo e interruzioni commesse dagli autisti di mezzi pesanti resta anche quando il verbale completo viene notificato solo al conducente. Infatti, il legale rappresentante dell’impresa può anche ricevere un verbale sintetico, se il documento contiene le informazioni minime che consentano di esercitare il diritto di difesa....
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 15 febbraio 2018, n. 3781. Nel sistema sanzionatorio previsto dal legislatore nell’art. 142 c.d.s. la proporzionalità è assicurata dalla previsione di scaglioni di velocità
Nel sistema sanzionatorio previsto dal legislatore nell’art. 142 c.d.s. la proporzionalità è assicurata dalla previsione di scaglioni di velocità, ai quali corrispondono sanzioni progressivamente più elevate e la struttura della norma, con l’indicazione non oltre, assume il valore di 0,1 come elemento che determina il passaggio dall’uno all’altro scaglione. Ordinanza 15 febbraio 2018, n. 3781...
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 7 novembre 2017, n. 26346. Divieto di collocazione sulla sede stradale sulle sue pertinenze o in prossimità di essa di insegne cartelli manifesti impianti di pubblicità
Per quanto riguarda la pubblicità sulle strade spetta al Comune valutare l’impatto sulla sicurezza della circolazione Ordinanza 7 novembre 2017, n. 26346 Data udienza 25 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice...
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 28 settembre 2017, n. 22710. Infrazioni al Codice della Strada ed ingiunzione di pagamento tramite società concessionaria
La società concessionaria è autorizzata ad utilizzare l’ingiunzione di pagamento per le violazioni al codice della strada. Ordinanza 28 settembre 2017, n. 22710 Data udienza 14 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. ORILIA...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 7 aprile 2017, n. 9125
La sosta nelle strisce blu va pagata a prescindere che il Comune abbia rinnovato o meno la concessione con la società che in concreto si occupa dell’area di parcheggio Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 7 aprile 2017, n. 9125 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 gennaio 2017, n. 637
Per le multe dovute a infrazioni del codice della strada l’ opposizione alla cartella esattoriale va rivolta all’agente della riscossione che può estendere il giudizio all’ente impositore Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 12 gennaio 2017, n. 637 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 29 novembre 2016, n. 24233
L’obbligo della comunicazione dei dati del conducente da parte del proprietario del veicolo, nelle ipotesi di violazione del Codice della Strada, costituisce un distinto obbligo (sanzionato a sua volta autonomamente), che nasce dalla richiesta avanzata dalla Amministrazione ove sia contestata una violazione che determina la decurtazione dei punti patente. Essendo l’obbligo di comunicare i dati...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 20 ottobre 2016, n. 21259
In tema di sanzioni per ritardato pagamento delle multe violazione è legittima l’iscrizione al ruolo e l’emissione della relativa cartella esattoriale per un importo che includa oltre a quanto dovuto la sanzione aggiuntiva Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 20 ottobre 2016, n. 21259 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 9 settembre 2016, n. 17850
Il termine per la proposizione dell’appello incidentale va calcolato assumendo come riferimento la data dell’udienza indicata nell’atto di citazione o quella differita dal Giudice ai sensi dell’art. 168 bis, comma 5 c.p.c. Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 9 settembre 2016, n. 17850 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 febbraio 2016, n. 3655. Il proprietario del veicolo, in quanto responsabile della circolazione dello stesso nei confronti delle pubbliche amministrazioni non meno che dei terzi, è tenuto sempre a conoscere l’identità dei soggetti ai quali ne affida la conduzione, onde dell’eventuale incapacità d’identificare detti soggetti necessariamente risponde, nei confronti delle une per le sanzioni e degli altri per i danni, a titolo di colpa per negligente osservanza del dovere di vigilare sull’affidamento in guisa da essere in grado di adempiere al dovere di comunicare l’identità del conducente. Se, dunque, l’onere di comunicazione previsto dall’art. 126 bis comma 2 c.d.s. è finalizzato ad assicurare la collaborazione del proprietario del veicolo – in quanto titolare della disponibilità di esso e quindi responsabile dell’immissione dello stesso nella circolazione – all’autorità preposta alla vigilanza sulla circolazione stradale, appare evidente che il “proprietario” al quale deve essere rivolto l’invito a comunicare i dati del conducente è esclusivamente il soggetto che risulti tale al momento della commissione della violazione, e non anche la diversa persona che, sulla base delle risultanze dei pubblici registri, risulti proprietaria solo al momento della notificazione dell’infrazione “primaria”, per avere acquistato il veicolo in epoca successiva alla commissione di tale infrazione. Il soggetto che sia divenuto proprietario del veicolo solo in data successiva alla commissione della violazione che comporti la decurtazione di punti, pertanto, non può essere considerato legittimo destinatario dell’invito alla comunicazione delle generalità del conducente; sicché nei suoi confronti non sorge alcun obbligo di comunicazione sanzionabile ai sensi del menzionato art. 126 bis c.d.s., non potendo il medesimo rispondere dell’errore commesso dall’autorità procedente nella consultazione dei pubblici registri.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 febbraio 2016, n. 3655 Svolgimento del processo C.C. proponeva opposizione avverso il verbale dell’8-11-2008, con il quale gli agenti della Polizia Provinciale di Bologna gli avevano contestato la violazione dell’art. 126 bis c.d.s., per avere omesso di comunicare le generalità del conducente dell’auto di sua proprietà incorso,...
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