Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 7 febbraio 2018, n. 815. Se le clausole di un bando di gara sono formulate in modo impreciso, e fanno sorgere incertezze interpretative, la Pubblica amministrazione appaltante può fornire dei chiarimenti.
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 7 febbraio 2018, n. 815. Se le clausole di un bando di gara sono formulate in modo impreciso, e fanno sorgere incertezze interpretative, la Pubblica amministrazione appaltante può fornire dei chiarimenti.

Se le clausole di un bando di gara sono formulate in modo impreciso, e fanno sorgere incertezze interpretative, la Pubblica amministrazione appaltante può fornire dei chiarimenti.    Sentenza 7 febbraio 2018, n. 815 Data udienza 18 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 gennaio 2017, n. 260
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 gennaio 2017, n. 260

In tema di formulazione del giudizio di anomalia dell’offerta, l’affidabilità e l’attendibilità complessiva dell’offerta scrutinata in diretta relazione della corretta esecuzione del contratto scaturenti da una valutazione congetturale, non già l’eventuale inesattezza di una singola posta o voce economica quale giudizio di mero fatto, è il parametro di riferimento cui obbedisce il procedimento di verifica...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 18 gennaio 2017, n. 194
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 18 gennaio 2017, n. 194

Per le gare bandite anteriormente all’entrata in vigore del nuovo c.d. codice degli appalti pubblici e delle concessioni (d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50), nelle ipotesi in cui l’obbligo di indicazione separata dei costi di sicurezza aziendale non sia stato specificato dalla legge di gara, e non sia in contestazione che dal punto di vista...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4109
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 ottobre 2016, n. 4109

Rientra nella discrezionalità della pubblica amministrazione e delle stazioni appaltanti disporre i contenuti dei servizi da affidare mediante gara, quale aspetto caratteristico del merito amministrativo, ed all’interno di queste scelte è rimessa sempre alla stazione appaltante la scelta dei requisiti da richiedere e tra questi non può essere l’applicazione di un determinato contratto collettivo nazionale...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5494. Nelle gare basate sul criterio del prezzo più basso, la pubblica amministrazione appaltante può applicare il principio di equivalenza dei prodotti. La sentenza ha motivato che il principio di equivalenza dei prodotti favorisce la massima partecipazione dei concorrenti e consente alla stazione appaltante di avere un prodotto o servizio che soddisfa le esigenze della collettività

Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5494 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6044 del 2015, proposto da: Cl. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa...