Consiglio di Stato sezione IV sentenza 21 settembre 2015, n. 4407 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5269 del 2014, proposto da: Al.Qu., rappresentato e difeso dagli avv.ti Fi.De., Lu.Lo., con domicilio eletto presso...
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 21 settembre 2015, n. 4403. In materia espropriativa, l’ordine giudiziale di restituzione non ha inciso sulla struttura dell’istituto che presuppone l’assodata lesione del diritto di proprietà altrui; la restituzione, infatti, è la conseguenza dell’accertamento del possesso del bene e non implica effetti costitutivi; il giudice che la dispone non modifica la situazione giuridica precedente l’abusiva detenzione del bene ma semplicemente la accerta; il suo ordine, pertanto, non è idoneo a paralizzare un atto di autorità che, consapevolmente, viola il diritto di proprietà senza contestarne la titolarità secondo uno schema reso possibile dall’art. 42, comma 3° Cost.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 21 settembre 2015, n. 4403 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4539 del 2014, proposto da: Ta.Vi., rappresentato e difeso dall’avv. De.Fe., con domicilio eletto presso De.Fe. in...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 31 agosto 2015, n. 17336. Il dies a quo del termine di prescrizione del danno (da illecito istantaneo con effetti permanenti) inizia a decorrere non dalla data dell’irreversibile trasformazione (o se antecedente dalla scadenza del periodo dell’occupazione legittima), ma dal momento in cui l’azione dell’Amministrazione venga o possa essere percepita dal proprietario come danno ingiusto ed irreversibile, e che la prova del relativo dato incombe sull’Amministrazione stessa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 31 agosto 2015, n. 17336 Svolgimento del processo Con sentenza del 20/12/1995-51111996, il Tribunale di Patti condannò il Comune di Oliveri al risarcimento del danno da occupazione appropriativa subito dalla Società Azimut a r.l. per la perdita di proprietà della porzione del suo fondo, irreversibilmente trasformata a strada...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 12 giugno 2015, n. 12182. In tema di espropriazione per pubblica utilità, il termine biennale per l’inizio dei lavori ex art. 18, primo comma, della legge reg. Friuli Venezia Giulia 31 ottobre 1986, n. 46, ha natura ordinatoria, sicché, qualora i lavori siano iniziati oltre tale termine – ma entro il termine perentorio triennale ex art. 1, terzo comma, della legge 3 gennaio 1978, n. 1 (applicabile “ratione temporis”) -, la dichiarazione di pubblica utilità non perde efficacia e la domanda di restituzione del fondo o risarcimento del danno resta devoluta alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 12 giugno 2015, n. 12182 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. CICALA Mario – Presidente di Sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente di Sez. Dott....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 maggio 2015, n. 2594. In tema di espropriazione per pubblica utilità
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2594 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9707 del 2014, proposto da: Comune di Latina, in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall’avv....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 marzo 2015, n. 1139. È ius receptum che la mancata notifica del decreto di esproprio al proprietario effettivo, che non risulti tale dalla documentazione catastale, impedisce il decorso del termine di decadenza per l'opposizione alla stima, ma non costituisce motivo di carenza del potere espropriativo, che legittimi il proprietario a chiedere il risarcimento del danno corrispondente al valore del bene, producendosi viceversa l'effetto traslativo della proprietà alla mano pubblica
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 6 marzo 2015, n. 1139 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7953 del 2012, proposto da: Ag. s.r.l. in liquidazione, in persona del liquidatore pro tempore, rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 marzo 2015, n. 1036. Accertata la illegittimità della procedura espropriativa intrapresa dall'Amministrazione, la medesima è tenuta ad avviare il procedimento di cui all'art. 42 bis, D.P.R. n. 327 del 2001, finalizzato all'adozione di un provvedimento di acquisizione dei fondi in questione al patrimonio indisponibile del soggetto stesso, strumentali all'attuazione degli interessi istituzionali. L'adozione dell'atto costitutivo del trasferimento dei suoli non è peraltro subordinato funzionalmente al pagamento delle somme dovute a titolo di risarcimento dei danni. Invero l'indennizzo dovuto in ragione della "spoliazione" dei beni in capo ai privati proprietari deriva direttamente dall'attività illecita sub specie di illegittima occupazione e trasformazione del suolo, evento che una volta accertata la condotta contra legem causativa di danno impone alle Amministrazioni Pubbliche ed ai soggetti preposti alle procedure espropriative, di risarcire i proprietari per i danni sofferti.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 3 marzo 2015, n. 1036 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5859 del 2014, proposto da: In. S.p.A., rappresentata e difesa dagli avv.ti Pa.St.Ri., Sa.Pi., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 12 febbraio 2015, n. 757. Il cortile, tecnicamente, è l'area scoperta compresa tra i corpi di fabbrica di un edificio o di più edifici, che serve a dare luce e aria agli ambienti circostanti; ma avuto riguardo all'ampia portata della parola e, soprattutto alla funzione di dare aria e luce agli ambienti, che vi prospettano, nel termine cortile possono ritenersi compresi anche i vari spazi liberi disposti esternamente alle facciate dell'edificio – quali gli spazi verdi, le zone di rispetto, le intercapedini, i parcheggi – che, sebbene non menzionati espressamente nell'art. 1117 c.c., vanno ritenute comuni a norma della suddetta disposizione
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 12 febbraio 2015, n. 757 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3883 del 2014, proposto da: A. S.p.A. in persona del legale rappresentante in carica in qualità di...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 24 novembre 2014, n. 5814. In tema di espropriazione per pubblica utilità, l'omessa determinazione dell'indennità di espropriazione non riverbera effetti invalidanti né sul provvedimento di approvazione del progetto esecutivo, né sul decreto di esproprio, correlandosi alla ichiarazione di volontà dell'interessato, a suo tempo formalizzata nella convenzione di lottizzazione, in ordine alla cessione gratuita, non potendo rilevare, a tali fini, che il Comune non si sia avvalso del disposto dell'art. 2932 c.c. avendo ritenuto di esercitare il potere ablatorio in funzione di presupposti di pubblica utilità rimasti, in se, icontestati.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 24 novembre 2014, n. 5814 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5978 del 2011, proposto da: Ma.Am., rappresentato e difeso dagli avv.ti Gi.Zo. e Ga.Pa., e presso il...
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