Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 5 giugno 2020, n. 10747. La massima estrapolata: In caso di espropriazione per pubblica utilità qualora il vincolo di inedificabilità assoluta riguardi esclusivamente una fascia di rispetto (nella specie autostradale), il proprietario deve essere comunque indennizzato se per effetto di tale vincolo l’area residua non risulti più utilizzabile come...
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 20 novembre 2017, n. 27499. In riferimento all’indennità di espropriazione
A seguito della declaratoria di illegittimità costituzionale del criterio di indennizzo di cui all’art. 5-bis del d.l. 11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modifiche, nella legge 8 agosto 1992, n. 359 ed all’art. 37, commi 1 e 2, del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, da parte della sentenza n. 348 del 2007 della...
Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 24 novembre 2017, n. 5480. In tema di espropriazione per pubblica utilità
In tema di espropriazione per pubblica utilità l’avviso di cui all’art. 11 del d.P.R. n. 327/2001 debba contenere, per essere legittimo, l’indicazione delle particelle e dei nominativi, quali indefettibili elementi diretti ad individuare i soggetti espropriandi ed i beni oggetto del procedimento amministrativo, avendo lo scopo di essere idoneo a garantire l’effettiva conoscenza, di guisa...
Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 6 ottobre 2017, n. 4661. I presupposti per la concessione dell’errore scusabile
I presupposti per la concessione dell’errore scusabile sono individuabili esclusivamente nella oscurità del quadro normativo, nelle oscillazioni della giurisprudenza, in comportamenti ambigui dell’amministrazione, nell’ordine del giudice di compiere un determinato adempimento processuale in violazione dei termini effettivamente previsti dalla legge, nel caso fortuito e nella forza maggiore. Sentenza 6 ottobre 2017, n. 4661 Data udienza...
Corte di Cassazione, sezione prima, sentenza 4 settembre 2017, n. 20722. Ricognizione della qualita’ edificatoria delle aree per la determinazione dell’indennita’ di esproprio
In tema di ricognizione della qualita’ edificatoria delle aree ai fini della determinazione dell’indennita’ di esproprio: tale ricognizione, infatti “deve tener conto dei vincoli conformativi, che, in quanto non correlati alla vicenda ablatoria, ma connaturati alla proprieta’ in se’, contribuiscono a fondare i caratteri del suolo ai fini valutativi, e tale scopo il carattere conformativo...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 10 luglio 2017, n. 3372
In tema di efficacia e di durata dell’interruzione della prescrizione per effetto della notificazione di un atto giudiziario introduttivo di un giudizio, ove questo si estingue, comincia a decorrere un nuovo periodo di prescrizione a partire dalla data dell’atto introduttivo a meno che nel processo non siano state pronunciate sentenze non definitive di merito, le...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 27 giugno 2017, n. 15936
Nel caso in cui nel corso di un giudizio proposto per il risarcimento del danno da occupazione legittima sopravvenga il rituale e tempestivo decreto di espropriazione, la domanda risarcitoria si converte automaticamente in quella di opposizione alla stima Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 27 giugno 2017, n. 15936 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 giugno 2017, n. 2700
Nel processo amministrativo, anche dopo la codificazione del 2010, la proposizione del ricorso collettivo rappresenta una deroga al principio generale secondo il quale ogni domanda, fondata su un interesse meritevole di tutela, deve essere proposta dal singolo titolare con separata azione; di conseguenza, ai fini della ammissibilità del ricorso collettivo occorre che vi sia identità...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 7 giugno 2016, n. 11649
Il diritto al risarcimento dei danni cagionati ad un bene non costituisce un accessorio del diritto di proprieta’ ma e’ un diritto di credito, distinto ed autonomo rispetto al diritto reale. Tale autonomia comporta che il diritto al risarcimento del danno subito dall’immobile, in caso di alienazione del bene, non si trasferisce insieme al diritto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 30 novembre 2015, n. 5416. In materia di espropriazione, l’avvenuta caducazione dell’atto contenente la dichiarazione di pubblica utilità, comporta che l’occupazione dell’area diviene inefficace e sine titulo, con la conseguenza che l’acquisizione del bene per la realizzazione dell’opera pubblica deve considerarsi come priva di un valido titolo ablativo e la sua detenzione va valutata alla stregua di un illecito permanente. Ne consegue il diritto del proprietario al risarcimento del danno da illegittima occupazione
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 30 novembre 2015, n. 5416 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3776 del 2015, proposto da: An.Io., rappresentato e difeso dall’avv. Ma.Ro., con domicilio eletto presso An.Sp. in...
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