SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Sentenza 29 gennaio 2013, n. 4333 Svolgimento del processo 1. Con la sentenza impugnata veniva confermata la sentenza del Tribunale di Milano dell’11/12/2002, con la quale D.R. veniva condannata alla pena di anni due di reclusione per il reato di cui al R.D. 16 marzo 1942, n. 267, art....
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 gennaio 2013, n.4049. In tema del reato di crollo doloso di cui all’art. 434 c.p.
LA MASSIMA 1. Il giudice di rinvio mantiene integri nel nuovo giudizio tutti i poteri di accertamento e di valutazione in fatto, non essendo egli vincolato da eventuali elementi di fatto e valutazioni contenuti nella pronuncia di annullamento, ma essendo invece libero in ordine alla scelta dei mezzi atti alla formazione del suo convincimento circa...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 giugno 2012, n.23588. Omicidio volontario e dolo eventuale
La massima Sussiste il dolo eventuale quando chi agisce non ha il proposito di cagionare l’evento delittuoso, ma si rappresenta anche la semplice possibilità che esso si verifichi e ne accetta il rischio; quando invece l’ulteriore accadimento si presenta all’agente come probabile, non si può ritenere che egli, agendo, si sia limitato ad accettare il...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2012, n.5965. Il dolo incidente attiene alla formazione del contratto e la sua eventuale esistenza non incide sulla possibilità di far valere i diritti sorti dal medesimo, ma comporta soltanto che il contraente in mala fede – ossia che ha violato l’obbligo di buona fede di cui all’art. 1337 c.c. – è responsabile dei danni provocati dal suo comportamento illecito ed i danni vanno commisurati al “minor vantaggio”, ovvero al “maggior aggravio economico” prodotto dal comportamento tenuto in violazione dell’obbligo di buona fede
La massima Il dolo incidente attiene alla formazione del contratto e la sua eventuale esistenza non incide sulla possibilità di far valere i diritti sorti dal medesimo, ma comporta soltanto che il contraente in mala fede – ossia che ha violato l’obbligo di buona fede di cui all’art. 1337 c.c. – è responsabile dei danni...
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