Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 gennaio 2017, n. 1746
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 gennaio 2017, n. 1746

Condanna per il legale rappresentante di una sede Cepu per i rumori molesti provenienti dall’appartamento adibito ad attività scolastica collocato all’interno di un condominio Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 16 gennaio 2017, n. 1746 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 febbraio 2017, n. 5613
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 febbraio 2017, n. 5613

Integra il reato ex art. 659 cod. pen. la condotta di colui che provochi disturbo al riposo ed alle occupazioni dei vicini, non impedendo ai propri cani di latrare ed abbaiare, con grande frequenza, di giorno e di notte SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE SENTENZA 7 febbraio 2017, n.5613 Ritenuto in fatto Con...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48315
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48315

Disturba il riposo e l’occupazione delle persone la casalinga che inizia le faccende domestiche alle 6 del mattino tiene la radio alta e litiga con la figlia Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53102
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 dicembre 2016, n. 53102

L’art. 40, comma 2, cod. pen. prevede che “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo” e non può esservi dubbio che tra gli obblighi giuridici richiamati da tale norma debba ricomprendersi anche quello discendente dalla responsabilità genitoriale nei confronti dei figli minori. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42063
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 ottobre 2016, n. 42063

L’intensità del dolo e la gravità dell’offesa impediscono l’applicazione della particolare tenuità del fatto a beneficio del gestore di un locale che con la musica disturba il riposo delle persone E’ configurabile l’illecito amministrativo di cui all’art. 10, comma 2, della legge n. 447/1995 ove si verifichi soltanto il superamento dei limiti differenziali di rumore...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 14 settembre 2016, n. 38135
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 14 settembre 2016, n. 38135

Non può essere ritenuta ammissibile l’impugnazione proposta dalla parte, ma non consentita, allorché risulti che la parte stessa l’abbia deliberatamente voluta e propriamente denominata Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 14 settembre 2016, n. 38135 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 giugno 2016, n.25424
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 20 giugno 2016, n.25424

Per la configurabilità del reato di cui all’art. 659 cod.pen., è necessario che le emissioni sonore rumorose siano tali da travalicare i limiti della normale tollerabilità, in modo da recare pregiudizio alla tranquillità pubblica, e che i rumori prodotti siano, anche in relazione alla loro intensità, potenzialmente idonei a disturbare la quiete ed il riposo...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 ottobre 2015, n. 42392. Ai fini della configurabilità del reato di molestia o disturbo alle persone, si intende aperto al pubblico il luogo cui ciascuno può accedere in determinati momenti ovvero il luogo al quale può accedere una categoria di persone che abbia determinati requisiti. Ne consegue che devono essere considerati luoghi aperti al pubblico l’androne di un palazzo e la scala comune a più abitazioni

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 21 ottobre 2015, n. 42392 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Firenze, in data 11 dicembre 2013, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha dichiarato estinto il reato di molestie contestato a R.C. e ha confermato la sua affermazione di responsabilità...