Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 6 settembre 2018, n. 21701. La massima estrapolata: In caso di annullamento di dimissioni date in una situazione di disagio psichico che non permette di valutare le ricadute del gesto sia dal punto di vista economico che dei rapporti familiari e sociali, le retribuzioni vanno calcolate dalla data della...
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Le dimissioni del dipendente non possono da sole impedire l’avvio e la prosecuzione del procedimento disciplinare.
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2018, n. 10137. Le dimissioni del dipendente non possono da sole impedire l’avvio e la prosecuzione del procedimento disciplinare. Per questo la mancata attivazione di quest’ultimo produce, il diritto del dipendente al “ritorno alla situazione precedente” che però non può essere estesa al periodo di sospensione obbligatoria...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 novembre 2016, n. 22938
Bonus e indennità di mancato preavviso la manager che subisce un mutamento sostanziale di posizione Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 novembre 2016, n. 22938 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe –...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 agosto 2016, n. 17303
In caso di dimissioni o cessazione del rapporto di lavoro per risoluzione consensuale, è negata l’indennità di disoccupazione, a meno che il lavoratore non dimostri l’esistenza di cause che rendevano impossibile proseguire il rapporto. Tra queste non rientra però l’impossibilità di fare carriera Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 agosto 2016, n. 17303...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 ottobre 2014, n. 22063. L'annullamento di un negozio giuridico ha efficacia retroattiva non comporta il diritto del lavoratore alle retribuzioni maturate dalla data delle dimissioni a quella della riammissione al lavoro, atteso che la retribuzione presuppone la prestazione dell'attività lavorativa, onde il pagamento della prima in mancanza della seconda rappresenta un'eccezione che, come nelle ipotesi di malattia o licenziamento non sorretto da giusta causa o giustificato motivo, deve essere espressamente prevista dalla legge, per cui nell'ipotesi di annullamento delle dimissioni le retribuzioni spettano dalla data della sentenza che dichiara la loro illegittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 ottobre 2014, n. 22063 Svolgimento del processo Il giudice del lavoro del Tribunale di Brescia, accogliendo per quanto di ragione la domanda proposta da G.L. nei confronti della società Baratti di eredi Inselvini s.r.l., annullò la lettera di dimissioni sottoscritta il 16.3.2005 dal ricorrente, in quanto dal...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 marzo 2014, n. 4919. Non può attribuirsi rilevanza al motivo delle dimissioni presentate nel periodo di gravidanza anche nelle ipotesi in cui le stesse risultino preordinate all'assunzione della lavoratrice alle dipendenze di altro datore di lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 marzo 2014, n. 4919 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa – rel. Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 luglio 2013, n. 16507. L’assenza ingiustificata del lavoratore non è equparabile ad una dichiarazione di dimissioni
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 luglio 2013, n. 16507 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Roma, confermando la sentenza di primo grado, rigettava la domanda di P.A. , proposta nei confronti della società Poste italiane, avente ad oggetto l’impugnazione della comunicazione con la quale la società le rendeva noto che,...