Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 settembre 2013 n. 21356[1] Non può ritenersi che il demansionamento sia legittimato dalla volontà di impedire il licenziamento in quanto mansioni dequalificanti devono essere comunque accettate (e prima ancora proposte, il che non sembra neppure essere stato dedotto) dal lavoratore [1] Testo scaricabile e...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 20829 del 11 settembre 2013. In tema di demansionamento, al dipendente va risarcito il danno biologico permanente
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 20829 del 11 settembre 2013 Svolgimento del processo La Corte di appello di Roma, in parziale riforma della sentenza di primo grado che aveva accertato la dequalificazione subita da I.R. e condannato la datrice di lavoro Intesa San Paolo s.p.a. (già San Paolo Imi s.p.a.) al risarcimento...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 16508 del 2 luglio 2013. Riconosciuto il danno biologico da demansionamento
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 16508 del 2 luglio 2013 SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con sentenza del 13 maggio 2005 il Tribunale di Roma, in parziale accoglimento del ricorso proposto da M. G. ha condannato Rete F. I. s.p.a. al risarcimento del danno da dequalificazione professionale patito dal dipendente, liquidato nella complessiva...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 14 maggio 2013, n. 11527. In tema di trasferimento e demansionamento
La massima Il pregiudizio non si pone come conseguenza automatica di ogni comportamento illegittimo del datore di lavoro, per cui non è sufficiente dimostrare la mera potenzialità lesiva della condotta datoriale, incombendo sul lavoratore non solo di allegare la illegittimità della condotta datoriale ma anche di fornire la prova ex art. 2697 c.c., anche con...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 7667 del 27 marzo 2013. Al dirigente demansionato va riconosciuto il diritto al risarcimento del danno alla professionalità
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 7667 del 27 marzo 2013 Svolgimento del processo Con sentenza depositata in data 21 gennaio 2009, la Corte d’appello di Napoli ha accolto parzialmente l’appello principale proposto da Telecom Italia s.p.a. e respinto l’appello incidentale del dirigente di tale società B.G. avverso la decisione del giudice di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 24 gennaio .2013, n. 1693. Licenziamento illegittimo per il demansionato che entra tardi al lavoro
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza del 24 gennaio .2013, n. 1693 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale, giudice del lavoro, di Roma, D.T.A. , premesso di essere stato dipendente della I. S.p.A. dall’1/8/1988, passato alla T. Italia S.p.A. nell’agosto del 1994, esponeva di aver subito una dequalificazione professionale culminata in una totale...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 gennaio 2013 n. 2033. Pur se demansionato il lavoratore non può rendersi totalmente inadempiente sospendendo ogni attività lavorativa, se il datore di lavoro adempia tutti i propri obblighi
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 gennaio 2013 n. 2033[1] L’adibizione a mansioni non rispondenti alla qualifica rivestita può, difatti, consentire al lavoratore di richiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza, ma non lo autorizza a rifiutarsi aprioristicamente, e senza un eventuale avallo giudiziario che, peraltro,...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 20762 del 23 novembre 2012. Risarcimento per danno da demansionamento
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 20762 del 23 novembre 2012 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale, giudice del lavoro, di Roma, B.C.E., premesso di aver lavorato alle dipendenze della Banca (omisssis) dal 1976, con la qualifica iniziale di funzionario ed incarico di responsabile dell’ufficio di rappresentanza di Tokyo, di avere acquisito...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 23 luglio 2012, n. 12770. Il demansionamento non coincide con il mobbing
Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro Sentenza del 23 luglio 2012, n. 12770 Svolgimento del processo Con sentenza del 19 maggio 2004, il Tribunale di Roma respingeva una serie di domande proposte da M.L., dal 23 marzo 1987 dipendente della T. s.p.a. – con inquadramento in livello C) di cui al CCNL applicato e...