La non tollerabile insubordinazione non è motivo di licenziamento per giusta causa. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 aprile 2017, n. 9725 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NOBILE Vittorio – Presidente Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. PATTI...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 gennaio 2017, n. 614
La competenza del giudice del lavoro a conoscere la controversia tra un socio e la cooperativa non è suscettibile di deroga a favore di arbitri, se non in virtù di una clausola compromissoria prevista da contratti e accordi collettivi, sempre che questo avvenga, a pena di nullità, senza pregiudicare per la parti la facoltà di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 gennaio 2017, n. 217
In caso di demansionamento del dirigente della Pa, i cui incarichi più rilevanti siano stati attribuiti a consulenti esterni lasciandogli solo interventi di carattere routinario, il ripristino dell’incarico può essere disposto dal giudice ordinario Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 gennaio 2017, n. 217 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 novembre 2016, n. 22323
È discriminatorio il licenziamento del dipendente disposto per un giustificato motivo oggettivo ritenuto insussistente, mentre le effettive ragioni del recesso sono da ricercare nel precedente ricorso al giudice del lavoro, da parte dello stesso lavoratore, per far rimuovere uno stato di dequalificazione professionale Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 novembre 2016, n. 22323...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 28 settembre 2016, n. 19180
Il giudice anche se esclude il mobbing è tenuto a valutare se le alcuni dei comportamenti denunciati non possano essere considerati di per sé vessatori e mortificanti e dunque utili a far scattare la responsabilità del datore Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 28 settembre 2016, n. 19180 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 settembre 2016, n. 18717
Danno da demansionamento nei confronti di un dirigente che assumeva di essere stato privato – nel volgere di un anno – di tutte le sue principali funzioni. Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 settembre 2016, n. 18717 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 luglio 2016, n. 14204
In tema di dequalificazione professionale, il giudice del merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in Cassazione se adeguatamente motivato, può desumere l’esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione incombe sul lavoratore, determinandone anche l’entità in via equitativa, con processo logico – giuridico attinente alla formazione della prova, anche presuntiva,...
Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell'ambito della qualifica di appartenenza, ma non può rifiutarsi aprioristicamente, senza avallo giudiziario, di eseguire la prestazione richiestagli, essendo egli tenuto a osservare le disposizioni per l'esecuzione dei lavoro impartite dall'imprenditore ai sensi degli artt. 2086 e 2104 cod. civ., da applicarsi alla stregua dei principio sancito dall'art. 41 Cost., e potendo egli invocare l'art. 1460 cod. civ. solo in caso di totale inadempimento del datore di lavoro, a meno che l'inadempimento di quest'ultimo sia tanto grave da incidere In maniera Irrimediabile sulle esigenze vitali dei lavoratore medesimo. Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 maggio 2016, n. 9060.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 5 maggio 2016, n. 9060 Svolgimento del processo Il Tribunale di Catanzaro rigettava con sentenza dell’11.6.2010 la domanda proposta da A.G. di dichiarare, previo accertamento dell’ingiusto demansionamento subito, l’illegittimità dei licenziamento per giustificato motivo soggettivo da parte dei datore di lavoro Casa di cure Villa dei Sole srl...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 marzo 2016, n. 6174. Il procedimento logico-giuridico diretto alla determinazione dell’inquadramento di un lavoratore subordinato si sviluppa in tre fasi successive, consistenti nell’accertamento in fatto delle attività lavorative in concreto svolte, nell’individuazione delle qualifiche e gradi previsti dal contratto collettivo di categoria e nel raffronto tra il risultato della prima indagine ed i testi della normativa contrattuale individuati nella seconda; non si può prescindere da tale procedimento. Consegue che è sindacabile in sede di legittimità la sentenza, con la quale il giudice di merito abbia deciso la controversia senza dare esplicitamente conto delle predette fasi
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 marzo 2016, n. 6174 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Napoli in riforma della sentenza dei Tribunale di Benevento , ha riconosciuto il diritto di V.D. , dipendente di Poste come geometra di VI categoria , ad essere inquadrato nella categoria di quadro di 2° livello...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 marzo 2016, n. 4509. In caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro che adduca a fondamento del licenziamento la soppressione del posto di lavoro cui era addetto il lavoratore licenziato, ha l’onere di provare non solo che al momento del licenziamento non sussisteva alcuna posizione di lavoro analoga a quella soppressa, ma anche di aver prospettato al lavoratore licenziato, senza ottenerne il consenso, la possibilità di un suo impiego in mansioni inferiori rientranti nel suo bagaglio professionale, purché tali mansioni inferiori siano compatibili con l’assetto organizzativo aziendale insindacabilmente stabilito dall’imprenditore
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 8 marzo 2016, n. 4509 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. NEGRI DELLA TORRE Paolo – Consigliere Dott. LORITO...