In tema di reati ambientali, la natura di rifiuto di un materiale o di una sostanza – una volta acquisita in forza di elementi positivi (oggetto di cui il detentore si disfi, abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi, quale residuo di produzione) e negativi (assenza dei requisiti di sottoprodotto, ai sensi dell’art. 184-bis T.U.A.) –...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 12 gennaio 2017, n. 1315
Annullata senza rinvio, in camera di consiglio non partecipata, l’ordinanza della Corte di appello, che erroneamente aveva dichiarato inammissibile l’appello avverso una sentenza con la sola pena dell’ammenda, deve necessariamente, per la successiva fase di giudizio della Cassazione sulla sentenza di primo grado (qualificato come ricorso in Cassazione l’appello), fissarsi l’udienza pubblica, perche’ il principio...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 16 dicembre 2016, n. 5339
Ai sensi dell’art. 21 del d.Lgs. n. 152/2006 le alternative progettuali devono essere prospettate dal richiedente; il detto dato normativo è doppiato dalla previsione dell’art. 23 del medesimo d.Lgs. n. 152/2006 e non è contraddetto dall’art. 5 della legge regionale della Puglia n. 11 del 12 aprile 2001: spetta quindi al proponente -che predispone il...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 16 dicembre 2016, n. 5340
Nel vuoto regolamentare determinato dalla mancata attuazione della prescrizione di cui all’art. 195 comma 1 lett.P del d.lgs. n. 152/2006, relativa all’indicazione dei criteri generali relativi alle caratteristiche delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, la Regione Lombardia ha emanato la il Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (approvato con...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 16 novembre 2016, n. 48318
Esclusa la particolare tenuità del fatto per l’attività e la raccolta di rifiuti urbani e speciali prodotti da terzi. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 16 novembre 2016, n. 48318 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI NICOLA...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 novembre 2016, n. 4954
In tema di impianti termici, le disposizioni contenute nell’Allegato IX alla Parte Quinta, Parte II, del d.lgs. 152/2006, relative all’incombustibilità dei materiali con i quali devono essere realizzati i camini, costituendo regole tecniche, ai sensi dell’art. 8, paragrafo 1, comma 1, della Direttiva 89/106/CEE, risultano inapplicabili, in quanto non notificate alla Commissione prima della loro...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 3 novembre 2016, n. 46170
Il significato concreto da attribuire al termine «compromissione» e «deterioramento» nella denominazione di «inquinamento ambientale» – autonomamente considerati dal legislatore, in alternativa tra loro – indicano fenomeni sostanzialmente equivalenti negli effetti, in quanto si risolvono entrambi in una alterazione, ossia in una modifica dell’originaria consistenza della matrice ambientale o dell’ecosistema caratterizzata, nel caso della “compromissione”,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 ottobre 2016, n. 4557
Il disvalore sociale e la portata del danno ambientale connesso al traffico illecito di rifiuti, di cui all’art. 260 del d.lgs. n. 152 del 2006, costituiscono, già di per se stessi, ragioni sufficienti a far valutare con attenzione i contesti imprenditoriali, nei quali sono rilevati, in quanto oggettivamente esposti al malaffare e, sempre più di...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 settembre 2016, n. 37168
In tema di tutela dell’ambiente, i materiali bituminosi provenienti da escavazione o demolizione stradale non sono riconducibili all’interno della categoria delle rocce e terre da scavo, neanche dopo l’entrata in vigore degli artt. 41 e 41 bis del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, conv. in legge 9 agosto 2013, n. 98, atteso che essi...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 29 agosto 2016, n. 35610
La legittimazione a costituirsi parte civile nei processi per i reati ambientali spetta non soltanto al Ministero dell’Ambiente, ai sensi dei D.Igs. 152 del 2006, artt. 311, comma 1, ma anche all’Ente pubblico territoriale ed ai soggetti provati, precisando però che per costoro siffatta legittimazione deve ritenersi limitata ai casi in cui per effetto della...