Nell’ottica del reato di cui al Decreto Legislativo n. 152 del 2006, articolo 256, comma 3, la differenza della nozione di “discarica” rispetto a quella di “smaltimento”
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Nell’ottica del reato di cui al Decreto Legislativo n. 152 del 2006, articolo 256, comma 3, la differenza della nozione di “discarica” rispetto a quella di “smaltimento”

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43172. La massima estrapolata: La definizione giuridica di discarica abusiva e’ rinvenibile nel Decreto Legislativo n. 36/2003, il cui articolo 2, comma 1, lettera g), afferma che per discarica deve intendersi un’area “adibita a smaltimento dei rifiuti mediante operazioni di deposito sul suolo o...

Ai fini della qualificazione di un rifiuto quale tossico e nocivo, e della configurabilità del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera B), d. lgs. 152/2006
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Ai fini della qualificazione di un rifiuto quale tossico e nocivo, e della configurabilità del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera B), d. lgs. 152/2006

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 6 luglio 2018, n. 30626. La massima estrapolata Ai fini della qualificazione di un rifiuto quale tossico e nocivo, e della configurabilità del reato di cui all’art. 256, comma 1, lettera B), d. lgs. 152/2006, non è sempre necessaria una analisi disposta dal giudice, potendosi ricavare da altri...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 15 dicembre 2017, n. 5911. La responsabilita’ ex art. 192, D.Lgs. 152/2006 non e’ oggettiva, ma dolosa o colposa
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 15 dicembre 2017, n. 5911. La responsabilita’ ex art. 192, D.Lgs. 152/2006 non e’ oggettiva, ma dolosa o colposa

La responsabilita’ ex art. 192, D.Lgs. 152/2006 non e’ oggettiva, ma dolosa o colposa; l’obbligo di diligenza va valutato secondo criteri di ragionevole esigibilita’, con la conseguenza che va esclusa la responsabilita’ per colpa anche quando sarebbe stato possibile evitare il fatto solo sopportando un sacrificio obiettivamente sproporzionato. Sentenza 15 dicembre 2017, n. 5911 Data...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56275. In tema di gestione dei rifiuti, le responsabilità per la sua corretta effettuazione, in relazione alle disposizioni nazionali e comunitarie, gravano su tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo dei beni dai quali originano i rifiuti stessi
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56275. In tema di gestione dei rifiuti, le responsabilità per la sua corretta effettuazione, in relazione alle disposizioni nazionali e comunitarie, gravano su tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo dei beni dai quali originano i rifiuti stessi

In tema di gestione dei rifiuti, le responsabilità per la sua corretta effettuazione, in relazione alle disposizioni nazionali e comunitarie, gravano su tutti i soggetti coinvolti nella produzione, distribuzione, utilizzo e consumo dei beni dai quali originano i rifiuti stessi (art. 178 del d.lgs. 152/06). Inoltre, il reato di cui all’art. 256, comma secondo, del...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56277. E’ integrata la contravvenzione di gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256, d. lgs. n. 152/2006) nel caos in cui il materiale vegetale bruciato non sia prodotto sul terreno ove avviene la combustione
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 18 dicembre 2017, n. 56277. E’ integrata la contravvenzione di gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256, d. lgs. n. 152/2006) nel caos in cui il materiale vegetale bruciato non sia prodotto sul terreno ove avviene la combustione

E’ integrata la contravvenzione di gestione non autorizzata di rifiuti (art. 256, d. lgs. n. 152/2006) nel caos in cui il materiale vegetale bruciato non sia prodotto sul terreno ove avviene la combustione e questa non sia finalizzata al reimpiego come concime o ammendante dei residui, bensì alla mera eliminazione del rifiuto Sentenza 18 dicembre...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto

La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto, non può essere sollevata per la prima volta in cassazione, perché l’accertamento dell’identità del fatto comporta una esame nel merito precluso ai giudici di legittimità. Sentenza 12 settembre 2017, n. 41528 Data udienza 15 dicembre 2016 REPUBBLICA...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 28 settembre 2017, n. 4535. Il Consiglio regionale può legittimamente adottare il Piano Regionale di Gestione Rifiuti
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 28 settembre 2017, n. 4535. Il Consiglio regionale può legittimamente adottare il Piano Regionale di Gestione Rifiuti

Il Consiglio regionale, pur durante il regime di prorogatio, può legittimamente adottare il Piano Regionale di Gestione Rifiuti, costituente adempimento di impegni derivanti dall’appartenenza all’Unione europea.  In applicazione della disciplina dettata dal d.lgs. n. 152 del 2006, le aree vulnerabili ai nitrati e le aree di salvaguardia delle acque sono individuate in base a criteri e...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 luglio 2017, n. 3759
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 luglio 2017, n. 3759

Le norme in materia di VAS contenute nella parte seconda del codice dell’ambiente di cui al d.lgs. n. 152/2006 non possono ritenersi di diretta applicazione al progetto  per la realizzazione di un elettrodotto in corrente continua di interconnessione tra la rete di trasmissione nazionale italiana e la rete elettrica in alta tensione albanese, avuto riguardo...

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 marzo 2017, n. 1108
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 8 marzo 2017, n. 1108

Il delitto di cui all’art. 260 del d. lgs. n. 152 del 2006 costituisce elemento in sé bastevole a giustificare l’emissione dell’informativa, perché il disvalore sociale e la portata del danno ambientale connesso al traffico illecito di rifiuti rappresentano, già da soli, ragioni sufficienti a far valutare con attenzione i contesti imprenditoriali, nei quali sono...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 5745
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 5745

Neppure la bonifica comporta l’applicazione della speciale tenuità del fatto in favore dell’amministratore delegato del complesso turistico alberghiero imputato per deposito temporaneo di rifiuti non pericolosi Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 8 febbraio 2017, n. 5745 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta...