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Riapertura dei termini del condono ex art. 9 della l. n. 289 del 2002

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 18 gennaio 2019, n. 1325. La massima estrapolata: La riapertura dei termini del condono ex art. 9 della l. n. 289 del 2002 non consente di revocare l’opzione per l’affrancamento delle perdite già effettuata in una precedente dichiarazione, trattandosi di una manifestazione di volontà del contribuente, in quale tale...

La documentazione extracontabile reperita presso la sede dell’impresa
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La documentazione extracontabile reperita presso la sede dell’impresa

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 12 ottobre 2018, n. 25451. Le massime estrapolate: In tema di condono fiscale, va disapplicato – perche’ in contrasto con la sentenza 17 luglio 2008, causa C-132/06 della Corte di Giustizia, avuto riguardo agli articoli 2 e 22 della cd. Sesta Direttiva IVA e 10 Trattato CE – L....

In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento
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In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 aprile 2018, n. 8246. In tema di condono fiscale, dalla incompatibilita’ con il diritto dell’Unione europea del condono per IVA di cui alla L. n. 289 del 2002, non discende la disapplicazione dell’articolo 10 L. citata, che dispone la proroga di due anni dei termini per l’accertamento, poiche’...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 20 settembre 2017, n. 21746. Condono fiscale ex art. 12 l.289/2002 e cartelle esattoriale relative a Irpef e Ilor
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 20 settembre 2017, n. 21746. Condono fiscale ex art. 12 l.289/2002 e cartelle esattoriale relative a Irpef e Ilor

In tema di condono fiscale, la L. n. 289 del 2002, articolo 12 nella parte in cui consente di definire una cartella esattoriale con il pagamento del 25% dell’importo iscritto a ruolo, comporta una rinuncia definitiva dell’Amministrazione alla riscossione di un credito gia’ definitivamente accertato, e va pertanto disapplicato, limitatamente ai crediti per IVA, per...

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 settembre 2016, n. 18485
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 settembre 2016, n. 18485

La formale pendenza della lite non osta al diniego dell’istanza di condono allorquando il contribuente, in palese violazione dei canoni generali di correttezza e buona fede, nonché dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, abbia fatto uso abusivo del processo Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 21 settembre 2016, n. 18485 REPUBBLICA...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 febbraio 2016, n. 2809. Se alla data di entrata in vigore della legge n. 289/2002, sia stato notificato processo verbale di constatazione con esito positivo le disposizioni di cui all’art. 9 della medesima legge non trovano applicazione, anche in presenza di versamento delle somme relative alla definizione automatica a seguito di riscossione mediante ruolo; le disposizioni di cui all’art. 9 non trovano comunque applicazione in relazione all’IVA stante l’incompatibilità con il diritto euro-comunitario

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 febbraio 2016, n. 2809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. SCODITTI Enrico – rel. Consigliere Dott. MARULLI Marco – Consigliere Dott. TRICOMI Laura – Consigliere Dott. VELLA Paola...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 maggio 2015, n. 10264. Il Fisco è tenuto sempre e comunque ad avere un atteggiamento di collaborazione con il contribuente, ma quest’ultimo non può giustificare la mancata adesione al condono per mancanza di soldi

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 maggio 2015, n. 10264 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – rel. Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 gennaio 2015, n. 109. L'orizzonte cognitivo del giudice del riesame in materia di cautele reali e' circoscritto, alla verifica della sussistenza del fumus commissi delicti, vale a dire della astratta sussumibilita' in una determinata ipotesi di reato del fatto contestato. In tal senso, peraltro, si è progressivamente avuto modo di precisare come il sindacato sul punto debba consistere nella verifica in modo puntuale e coerente degli elementi in base ai quali desumere l'esistenza del reato configurato, in quanto la "serieta' degli indizi" costituisce presupposto per l'applicazione delle misure. In altri termini, pur essendo precluso il sindacato sul merito dell'azione penale, il giudice deve verificare la sussistenza del presupposto del fumus commissi delicti attraverso un accertamento concreto, basato sulla indicazione di elementi dimostrativi, sia pure sul piano indiziario, della sussistenza del reato ipotizzato

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 gennaio 2015, n. 109 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IACOBELLIS Marcello – Presidente Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 29 luglio 2014, n. 17153. Nel condono fiscale relativo alla definizione dei carichi di ruolo pregressi ex art. 12 della legge n. 289 del 2002, il contribuente, nel caso di omesso versamento delle rate successive alla prima, non può invocare a sua esimente il principio di buona fede adducendo l'inadempimento del professionista incaricato del pagamento

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 29 luglio 2014, n. 17153 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BOGNANNI Salvatore – Presidente Dott. IACOBELLIS Marcello – rel. Consigliere Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe –...

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