Nelle locazioni ad uso diverso da quello abitativo ogni pattuizione avente ad oggetto non già l’aggiornamento del corrispettivo ai sensi dell’art. 32 della legge n. 392 del 1978, ma veri e propri aumenti del canone, deve ritenersi nulla ai sensi dell’art. 79, prima comma, della stessa legge. La clausola che prevede la determinazione del canone...
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 8 marzo 2017, n. 5795
Sebbene ai contraenti sia consentita la libera determinazione del canone iniziale, il locatore non puo’ di pretendere il pagamento di somme – diverse dal canone o dal deposito cauzionale, a fondo perduto o a titolo di “buona entrata” – prive di ogni giustificazione nel sinallagma contrattuale, sicche’ il relativo patto e’ nullo ai sensi della...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 11 gennaio 2017, n. 411
In tema di locazione di immobili urbani, qualora il conduttore abbia corrisposto a titolo di canone una somma maggiore rispetto a quella consentita dalla legge, trova applicazione, in riferimento alla domanda di restituzione delle somme corrisposte in eccedenza, la regola generale di cui all’articolo 2033 c.c., secondo la quale gli interessi sulle somme da restituire...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 31 gennaio 2017, n. 2368
La nullità prevista dall’art. 13, comma 1, della legge n. 431 del 1998, sanziona il patto occulto di maggiorazione del canone, che, in quanto nullo, non è sanato dalla registrazione tardiva, fatto extranegoziale inidoneo ad influire sulla validità dell’atto. Consegue che resta valido il solo contratto registrato ed quindi dovuto solamente il canone apparente. In...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 dicembre 2016, n. 27021
Poiche’ il rapporto che nasce dal contratto di locazione e che si instaura tra locatore e conduttore ha natura personale, di modo che chiunque abbia la disponibilita’ di fatto del bene, in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, puo’ validamente concederlo in locazione, la legittimazione a stipularlo riguardo ad un immobile...
Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 11 ottobre 2016, n. 20395
Nel contratto di locazione e in caso di inadempimento da parte del conduttore, il locatore – in presenza di una pattuizione per una parte fatta in nero – non può pretendere che le venga restituito anche ciò che resta fuori dal contratto ufficiale Per un maggior approfondimento sul contratto di locazione, cliccare sull’immagine seguente Suprema...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 settembre 2016, n. 18991
In riferimento alla clausola risolutiva espressa prevista in un contratto di locazione, la tolleranza del locatore nel ricevere il canone oltre il termine stabilito la rende inoperante, ma la clausola riprende la sua efficacia se il creditore, che non intende rinunciare ad avvalersene, provveda, con una nuova manifestazione di volonta’, a richiamare il debitore all’esatto...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 giugno 2016, n. 13216
Dopo il pignoramento, il locatore-proprietario perde la legittimazione sostanziale sia a richiedere al locatario il pagamento dei canoni, in quanto ogni sua attività costituisce conseguenza del potere di amministrazione e gestione del bene pignorato, di cui egli continua ad avere il possesso come organo ausiliario del giudice dell’esecuzione Per un maggior approfondimento sulla locazione cliccare...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 24629. In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, a pena di improcedibilità del gravame, spetta alla parte opponente esperire il tentativo di mediazione obbligatoria
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 24629 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – rel. Presidente Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa – Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 dicembre 2015, n. 25355. Il giudicato di accoglimento della domanda di pagamento di canoni di locazione arretrati non si limita a fare stato circa l’esistenza dei fatti costitutivi del diritto accertato, ma anche circa l’inesistenza di tutti i fatti impeditivi o estintivi, anche non dedotti ma deducibili, come quelli atti a prospettare l’insussistenza, totale o parziale, del credito azionato dal locatore a titolo di canoni insoluti, per effetto di illegittime maggiorazioni del canone
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 dicembre 2015, n. 25355 Svolgimento del processo Il L. (locatore) citò in giudizio il D.M. (conduttore) perché fosse condannato al risarcimento dei danni all’immobile locato, nonché al pagamento di canoni non corrisposti fino all’agosto 2001. A sua volta, il D.M. citò in giudizio il L. perché, determinato...
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