Il consorzio stabile costituisce comunque un ente collettivo che attua una causa mutualistica delle imprese consorziate tipizzata all’art. 2602 cod. civ.; si tratta dunque di un ente costituito per realizzare gli scopi di comune interesse di queste ultime. Di conseguenza, una volta che si accerti che le stesse non possiedono i requisiti di affidabilità morale...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 23 gennaio 2017, n. 274
La mancata dichiarazione di un decreto penale di condanna non notificato e quindi sconosciuto all’impresa concorrente al momento della dichiarazione delle condanne penali, non può precludere l’accesso al beneficio del soccorso istruttorio in quanto se si considerasse l’efficacia, solo potenziale, di tale decreto, in quanto provvedimento non ancora opposto, al momento della dichiarazione, si finirebbe...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 2 dicembre 2016, n. 5052
Se il bando non lo prevede espressamente, non vi è l’obbligo della cauzione provvisoria a carico della società ausiliaria. La sentenza ha precisato che questo onere cauzionale non può gravare su un soggetto diverso, quali le società “avvalse”. Consiglio di Stato sezione IV sentenza 2 dicembre 2016, n. 5052 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 settembre 2016, n. 3866
Nelle gare di appalto i requisiti generali e speciali devono essere posseduti dai candidati non solo alla data di scadenza del termine per la presentazione della richiesta di partecipazione alla procedura di affidamento, ma anche per tutta la durata della procedura stessa fino all’aggiudicazione definitiva ed alla stipula del contratto, nonché per tutto il periodo...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 luglio 2016, n. 3275
L’art. 75 del d.p.r. n. 445 del 2000, richiamato dall’art. 38, comma 2, del d.lgs. n. 163 del 2006, stabilisce che la non veridicità della dichiarazione sostitutiva comporta la decadenza dai benefici eventualmente conseguiti, senza che tale norma lasci alcun margine di discrezionalità all’Amministrazione; ciò senza contare che l’interessata era stata preventivamente edotta della necessità...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 luglio 2016, n. 3057
E’ legittimo il provvedimento di esclusione da una procedura di gara per collegamento sostanziale dedotto da una pluralità di indici, consistenti in legami parentali dei rispettivi rappresentanti, nell’analogia nelle modalità di presentazione delle offerte e nella coincidenza tra sedi o residenze dei titolari delle due diverse imprese Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 luglio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 giugno 2016, n. 2813
Anche per il “socio di maggioranza” è necessario accertare la moralità professionale per l’ammissione alle gare pubbliche, ed il “socio” può essere sia una “persona fisica”, sia una persona giuridica. La sentenza ha precisato che il nuovo art. 38, comma 1, lett. c), del d.lgs. 13 aprile 2006, n. 163, ha esteso i requisiti di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 13 giugno 2016, n. 2531
Nelle gare pubbliche di appalto l’incameramento della cauzione è una misura a carattere latamente sanzionatorio, che costituisce conseguenza ex lege dell’esclusione per riscontrato difetto dei requisiti da dichiarare ai sensi dell’art. 38 d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, senza che sia necessaria la prova di colpa nella formazione delle dichiarazioni presentate Consiglio di Stato sezione...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 giugno 2016, n. 2435
Le imprese aspiranti a conseguire commesse pubbliche in forma di concessione amministrativa, devono possedere i requisiti di ordine generale previsti dall’art. 38 del d.lgs. n. 163/2006, poiché tali requisiti rispondono ad un fondamentale principio immanente nella disciplina di siffatti rapporti, che esige che coloro che stipulano contratti con la pubblica amministrazione risultino, nelle persone di...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 19 maggio 2016, n. 2106.
Sussiste l’obbligo del partecipante ad una pubblica gara di mettere a conoscenza la stazione appaltante delle vicende pregresse (negligenze ed errori) o di fatti risolutivi occorsi in precedenti rapporti contrattuali con le pubbliche amministrazioni. In una simile ipotesi si attiva il disposto dell’art. 75, d.P.R. n. 445/2000, mentre non può operare il soccorso istruttorio dal...