Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 956. Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 956. Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006

Sussiste in capo al concorrente il dovere di dichiarare tutte le vicende pregresse, concernenti fatti risolutivi, errori o altre negligenze, comunque rilevanti ai sensi del ricordato art. 38, comma 1, lett. f), D.Lgs. 163/2006, occorse in precedenti rapporti contrattuali con pubbliche amministrazioni diverse dalla stazione appaltante, giacché tale dichiarazione attiene ai principi di lealtà e...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709. L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709. L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara

L’incameramento della cauzione provvisoria costituisce una conseguenza automatica del provvedimento di esclusione dalla gara, come tale non suscettibile di alcuna valutazione discrezionale con riguardo ai singoli casi concreti ed insensibile ad eventuali valutazioni volte ad evidenziare la non imputabilita’ a colpa della evento che ha comportato l’esclusione Sentenza 4 dicembre 2017, n. 5709 Data udienza...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5704. Le nuove fattispecie non sono applicabili retroattivamente alle procedure di cui al precedente Codice n. 163/2006
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 4 dicembre 2017, n. 5704. Le nuove fattispecie non sono applicabili retroattivamente alle procedure di cui al precedente Codice n. 163/2006

Il nuovo Codice degli appalti n. 50/2016 prevede, tra i gravi illeciti professionali, nuove ipotesi, quali il “fornire informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull’esclusione, la selezione e l’aggiudicazione”. La sentenza ha poi precisato che le nuove fattispecie non sono applicabili retroattivamente alle procedure di cui al precedente Codice n. 163/2006 Sentenza...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 luglio 2017, n. 3288
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 luglio 2017, n. 3288

Ai fini della perdita della capacità di partecipare a pubbliche gare, ogni errore commesso nell’attività di impresa, ma solo quelli caratterizzati da gravità. E’ vero quindi che eventuali pregresse risoluzioni contrattuali possono essere rilevanti a prescindere dal fatto che la stazione appaltante sia la stessa presso la quale si svolge il procedimento di scelta del...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 marzo 2017, n. 1166
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 marzo 2017, n. 1166

Ai sensi dell’art. 38 lett. f), d.lgs. 12 aprile 2006 n. 163 non assume rilievo, ai fini della perdita della capacità di partecipare a pubbliche gare, ogni errore commesso nell’attività di impresa, ma solo quelli caratterizzati da gravità. Seguendo quella impostazione, eventuali pregresse risoluzioni contrattuali possono essere rilevanti a prescindere dal fatto che la stazione...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 16 febbraio 2017, n. 712
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 16 febbraio 2017, n. 712

Il mancato cenno alle risoluzioni contrattuali disposte è una ragione autonoma per disporre l’esclusione dalla procedura, poiché il combinato disposto della lett. d) del primo comma dell’art. 38 con il comma secondo del medesimo art. 38 milita nel senso dell’obbligatorietà per i concorrenti di dichiarare a pena di esclusione la sussistenza di tutti i propri...

Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 2 gennaio 2017, n. 1
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 2 gennaio 2017, n. 1

Se la Stazione appaltante ha dedotto, da procedimenti penali, l’esistenza di fatti che possono comportare un grave errore professionale, essa ha il dovere di descrivere questi fatti e le conseguenze sul loro rapporto fiduciario. La sentenza ha affermato che si deve evitare che due fattispecie autonome si sovrappongano, con violazione della tassatività delle cause di...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 luglio 2016, n. 3375
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 luglio 2016, n. 3375

Consiglio di Stato sezione V sentenza 26 luglio 2016, n. 3375 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1984 del 2016, proposto da: Srl Me., rappresentata e difesa dall’avv. Ma. Ma., con domicilio eletto presso...

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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481. Nelle gare di appalto, la valutazione della gravità delle condanne subìte dai concorrenti, e l’incidenza sulla loro moralità professionale, spettano alla pubblica amministrazione. Nella motivazione della sentenza si è precisato che la valutazione e la giustificazione possono essere effettuate “per relationem” con i documenti che sono stati depositati.

Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6844 del 2015, proposto da: Vi. Srl; contro Asl N. 2 Lanciano-Vasto-Chieti ed altri (…); per la...