Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 29 agosto 2017, n. 20512
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 29 agosto 2017, n. 20512

Rimessa alle sezioni unite la questione in caso di fondo complementare privato e di prestazioni pensionistiche integrative se sia possibile applicare cumulo degli interessi e rivalutazione monetaria sulle prestazioni dovute dagli enti che gestiscono la previdenza obbligatoria. Ordinanza 29 agosto 2017, n. 20512 Data udienza 3 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 25 agosto 2017, n. 20390
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Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 25 agosto 2017, n. 20390

Escluso il privilegio per la Cassa edile se questa non ha diviso le somme dovute per gli accantonamenti da quelle per contributi. Ordinanza 25 agosto 2017, n. 20390 Data udienza 18 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMBROSIO...

Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 13 luglio 2017, n. 17329
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Corte di Cassazione, sezione I civile, ordinanza 13 luglio 2017, n. 17329

L’ammissione al passivo di un credito in via ipotecaria non presuppone che il bene oggetto dell’ipoteca sia attualmente presente nella massa fallimentare non potendosi escludere una sua successiva acquisizione Suprema Corte di Cassazione sezione I civile ordinanza 13 luglio 2017, n. 17329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 2 maggio 2017, n. 10662
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 2 maggio 2017, n. 10662

In tema di verificazione del passivo, il principio di non contestazione non comporta l’automatica ammissione del credito allo stato passivo solo perché non sia stato contestato dal curatore, competendo al giudice delegato ed al tribunale fallimentare il potere di sollevare ogni tipo di eccezioni in tema di verificazione dei fatti e delle prove Suprema Corte...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 6 luglio 2016, n. 13818

Ai fini dell’ammissibilità della domanda ultratardiva, il mancato avviso al creditore da parte del curatore del fallimento, previsto dall’art. 92 l.f., integra la causa non imputabile del ritardo da parte del creditore; peraltro, il curatore ha facoltà di provare, ai fini dell’inammissibilità della domanda, che il creditore abbia avuto notizia del fallimento, indipendentemente dalla ricezione...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164. In caso di cessione d’azienda assoggettata al regime di cui all’art. 2112 cod. civ., posto il carattere retributivo e sinallagmatico del trattamento di fine rapporto che costituisce istituto di retribuzione differita, il datore di lavoro cessionario è obbligato nei confronti del lavoratore, il cui rapporto sia con lui proseguito quanto alla quota maturata nel periodo anteriore alla cessione in ragione del vincolo di solidarietà e resta l’unico obbligato quanto alla quota maturata nel periodo successivo alla cessione, mentre il datore di lavoro cedente rimane obbligato nei confronti del lavoratore suo dipendente per la quota di trattamento di fine rapporto maturata durante il periodo di lavoro svolto fino al trasferimento aziendale. Ne consegue che il lavoratore è legittimato a proporre istanza di fallimento del datore di lavoro che abbia ceduto l’azienda, essendo creditore del medesimo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 dicembre 2015, n. 24730. Ai fini dell’intervento del fondo di garanzia, una volta che il credito del lavoratore sia stato definitivamente ammesso al passivo della società sottoposta a procedura concorsuale, l’Inps non può contestare tale accertamento, che vincola l’Istituto sia che abbia partecipato alla procedura concorsuale (in tal caso lo stato passivo munito di esecutività ha forza di cosa giudicata anche nei suoi confronti), sia che a essa sia rimasto estraneo

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 dicembre 2015, n. 24730 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNA Antonio – rel. Presidente Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. TRICOMI Irene – Consigliere Dott. DE MARINIS...