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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 24 marzo 2017, n. 14531

In tema di bancarotta fraudolenta e di effettività del ruolo dell’amministratore di fatto, i destinatari delle norme di cui agli artt. 216 e 223 legge fall. vanno individuati sulla base delle concrete funzioni esercitate – sulla base di indizi sintomatici quali, nel caso concreto, il conferimento di deleghe in suo favore in settori fondamentali della...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 gennaio 2017, n. 533

Va esclusa la bancarotta per operazioni dolose, in relazione alla chiusura di una multisale, se il dissesto è il risultato di un’operazione imprudente in considerazione della scarsa forza finanziaria degli imprenditori e dell’inesperienza nel settore commerciale delle multisale Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 gennaio 2017, n. 533 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 30 dicembre 2016, n. 55294

La presenza di un amministratore di fatto non comporta ipso iure l’esclusione di responsabilità penale dell’amministratore di diritto in caso di commissione di illeciti. In secondo luogo, è stata respinta l’eccezione relativa all’inutilizzabilità del verbale di constatazione, redatto dalla Guardia di finanza, per manifesta infondatezza e difetto di concludenza Suprema Corte di Cassazione sezione III...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572

Il cessionario della società fallita, unitamente al consulente che sovrintende alla conclusione dei relativi contratti, risponde di concorso esterno in bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, laddove sia provato il contributo apportato all’operazione fittizia. In tema di reati fallimentari è oggi pacifico il concorso di terzi, estranei alla compagine della società fallita, che assumano un contegno...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 23 settembre 2016, n. 39681

E’ amministratore di fatto non chi eserciti tutti i poteri propri dell’organo di gestione ma quantomeno un’apprezzabile attività gestoria, svolta in modo non episodico o occasionale. Ne consegue che la prova della posizione di amministratore di fatto si traduce nell’accertamento di elementi sintomatici dell’inserimento organico del soggetto con funzioni direttive nella società Suprema Corte di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 gennaio 2015, n. 72. Deve ritenersi nullo, in quanto affetto da motivazione soltanto apparente, il decreto di sequestro preventivo che a sostegno della esistenza del fumus commissi delicti si limiti a richiamare la richiesta del Pubblico Ministero e l'informativa della polizia giudiziaria, e giustifichi la sussistenza del periculum in mora attraverso un generico rinvio all'art. 322 c.p.p., senza indicare elementi specifici atti a dimostrarne in concreto l'esistenza

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 gennaio 2015, n. 72 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. SAVINO Mariapia – rel. Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. PEZZELLA...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 9 dicembre 2014, n. 51095. La mancanza di specificita' del motivo deve essere apprezzata, non solo per la sua genericita', come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, questa non potendo ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza cadere nel vizio di aspecificita' conducente, a mente dell'articolo 591 c.p.p., comma 1, lettera c), all'inammissibilita'.

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 9 dicembre 2014, n. 51095 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele –...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527. L'amministratore della società risponde sempre e comunque per i reati imputabili all'impresa.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 25809 del 12 giugno 2013. Risponde di evasione fiscale anche il prestanome della società oltre all’amministratore di fatto

Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza n. 25809 del 12 giugno 2013   Ritenuto in fatto 1. A. L. e B. A. propongono ricorso per cassazione avverso la sentenza in epigrafe con la quale la corte di appello di Roma, in riforma di quella sentenza di primo grado del 7 maggio 2010 ha...