Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 31 ottobre 2012 n. 42446[1] Pertanto, “non essendo stato ancora registrato il marchio deve escludersi la consapevolezza in testa all’agente dell’esistenza del titolo di proprietà industriale” [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2012/10/niente-contraffazione-se-il-marchio-e-in-attesa-di-registrazione.html Studio...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 24 ottobre 2012, n. 41462. La morte dell’assuntore di sostanza stupefacente è imputabile alla responsabilità del cedente sempre che, oltre al nesso di causalità materiale, sussista la colpa in concreto per violazione di una regola precauzionale (diversa dalla norma che incrimina la condotta di cessione) e con prevedibilità ed evitabilità dell’evento, da valutarsi alla stregua dell’agente modello razionale, tenuto conto delle circostanze del caso concreto conosciute o conoscibili dall’agente reale
La massima La morte dell’assuntore di sostanza stupefacente è imputabile alla responsabilità del cedente sempre che, oltre al nesso di causalità materiale, sussista la colpa in concreto per violazione di una regola precauzionale (diversa dalla norma che incrimina la condotta di cessione) e con prevedibilità ed evitabilità dell’evento, da valutarsi alla stregua dell’agente modello...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 aprile 2012, n 13338. Il proprietario che abbia affidato il cane ad un canile privato, che si sia contrattualmente obbligato alla sua cura e custodia, risponde del reato previsto dall’art. 727 cod. pen. nel caso di sospensione dei pagamenti o di mancato ritiro dell’animale, qualora sia concretamente prevedibile (per l’inaffidabilità o per la mancanza di professionalità della struttura affidataria) che l’inadempimento possa determinare l’abbandono del cane da parte del canile
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 aprile 2012, n 13338 Svolgimento del processo Con la sentenza in epigrafe il Gup del tribunale di Como dichiarò R.N. colpevole del reato di cui all’art. 727 cod. pen. per avere abbandonato presso un allevamento pensione cui li aveva affidati due cani, in quanto, nonostante...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 5 opttobre 2012, n. 39136. La categoria dell’abnormità
La massima La categoria dell’abnormità, com’è noto, è una figura creata pretoriamente al fine di apprestare un rimedio, seppure di sola legittimità, avverso provvedimenti che, secondo l’indirizzo delle Sezioni Unite penali (Sez. un., 10 dicembre 1997, Di Battista, CED n. 209603; Sez. U, Sentenza n. 26 del 24/11/1999 Cc. (dep. 26/01/2000) Rv. 215094), per...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 17896 del 18 ottobre 2012. Far valere nei confronti del creditore quale fatto estintivo l’esistenza di una conciliazione (o transazione, come nella specie) non integra un’eccezione in senso stretto, ma la relativa circostanza, per essere presa in esame dal giudice, deve essere dedotta nella prima difesa utile e, quindi, anche nel corso del giudizio, sempre che la conciliazione stessa sia avvenuta quando già detto giudizio pendeva, nel qual caso va allegata nella prima udienza successiva
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 17896 del 18 ottobre 2012 In fatto e in diritto 1. Con sentenza del Giudice di Pace di Roma veniva rigettata la domanda risarcitoria di D.P. , in relazione al sinistro occorso in (omissis) in Via (omissis), tra l’Audi coupé di C.V. e l’attore, il quale,...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 18 ottobre 2012, n. 40890. In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, la responsabilità penale del datore di lavoro non è esclusa per il solo fatto che sia stato designato il responsabile del servizio di prevenzione e protezione
Le massime La figura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione non corrisponde a quella di delegato per la sicurezza. In effetti, il responsabile del servizio di prevenzione e protezione costituisce figura tutt’affatto diversa da quella, meramente eventuale, del responsabile per la sicurezza che, in quanto destinatario di poteri e responsabilità originariamente ed...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 41496 del 24 ottobre 2012. Niente rinvio dell’udienza per astensione proclamata dall’Ordine degli Avvocati, quando il reato è prossimo alla prescrizione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 41496 del 24 ottobre 2012 Ritenuto in fatto 1. Con ricorso ex art. 625 bis c.p.p., in data 24.11.2011, D. R. assume che, a seguito di ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Genova del 24.3.2011, veniva fissata udienza di trattazione davanti...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 ottobre 2012, n.40249. In tema di concorso di persone nel reato di stalking
La massima In tema di concorso di persone nel reato, l’elemento soggettivo richiesto in capo al concorrente viene identificato nella consapevole rappresentazione e nella volontà della persona del partecipe di cooperare con altri soggetti alla comune realizzazione della condotta delittuosa. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE SENTENZA 12 ottobre 2012, n.40249 Ritenuto in...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 ottobre 2012, n. 17472. In tema di distanze legali tra fabbricati, integra la nozione di “volume tecnico”, non computabile nella volumetria della costruzione, solo l’opera edilizia priva di alcuna autonomia funzionale
La massima In tema di distanze legali tra fabbricati, integra la nozione di “volume tecnico”, non computabile nella volumetria della costruzione, solo l’opera edilizia priva di alcuna autonomia funzionale, anche potenziale, in quanta destinata a contenere impianti serventi – quali quelli connessi alla condotta idrica, termica o all’ascensore – di una costruzione principale per...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 ottobre 2012, n. 41675. L’estinzione dei contratti di somministrazione delle forniture di energia e di acqua relative all’appartamento affittato realizza un concreto e specifico mutamento di destinazione dei beni “portati” dalle utenze (gas metano, energia elettrica, acqua) integrante il reato di cui all’articolo 392 c.p. (Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose), tradottosi nel modificarne o impedirne l’originaria utilizzazione loro propria, funzionale ad un normale uso della stessa unita’ abitativa concessa in locazione
Suprema Corte di Cassazione Sezione VI penale Sentenza 25 ottobre 2012, n. 41675 Reati contro l’amministrazione della giustizia – Tutela arbitraria delle proprie ragioni – Estinzione dei contratti di somministrazione delle forniture di energia e di acqua relative all’appartamento affittato – Realizzazione del mutamento di destinazione dei beni “portati” dalle utenze (gas metano, energia elettrica,...