Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 novembre 2013, n. 24801 Svolgimento del processo M..B. , in proprio e quale tutrice della madre P.T. , convenne, davanti al tribunale di Torino, F.I. e l’Azienda U.S.L. X di Torino chiedendone la condanna al risarcimento dei danni fisici, morali e patrimoniali subiti dalla stessa attrice a...
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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 novembre 2013 n. 44809. Lecito il sequestro conservativo dei beni immobili dell’imputato quale forma di tutela cautelare a garanzia del pagamento delle spese del procedimento penale in corso a suo, sulla base del solo rilievo costituito dall’obiettiva sproporzione tra il credito ex adverso azionato e l’entità del patrimonio.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 novembre 2013 n. 44809[1] Il tribunale del riesame di Trani infatti ha, secondo i giudici di Cassazione, correttamente evidenziato come il valore degli scarni elementi riconducibili al patrimonio immobiliare del ricorrente (nel suo complesso inferiore all’importo di euro 70.000,00) appare tale da esprimere un’oggettiva...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 ottobre 2013, n. 22974. La rendita per malattia professionale richiede che la malattia sia contratta nell’esercizio o a causa della lavorazione svolta, sicché il riconoscimento del diritto alla rendita implica uno stretto nesso tra patologia ed attività lavorativa, che in casi di fattori plurimi deve costituire “la condizione sine qua non della malattia
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 9 ottobre 2013, n. 22974 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Roma con sentenza n. 1926 del 2007, in riforma della decisione di primo grado del Tribunale di Rieti, ha condannato l’INAIL al pagamento a favore di GI.FU. della somma corrispondente all’indennità giornaliera ex art. 6...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2013, n. 24793. E’ onere della danneggiata provare che, soprattutto se a conoscenza dello stato dei luoghi, ha prestato la dovuta attenzione nell’uso della strada, nelle particolari condizioni di tempo – ora notturna – in cui è accaduto l’infortunio, avuto riguardo anche al tipo di calzatura quella sera indossato, in applicazione del principio secondo cui la cosa intrinsecamente pericolosa assume tanto minore efficienza causale dell’evento quanto più il possibile pericolo è suscettibile di essere previsto e superato attraverso l’adozione delle normali cautele da parte dello stesso danneggiato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 novembre 2013, n. 24793 Svolgimento del processo B.B. conveniva il Comune di Napoli in data 25 gennaio 2002 dinanzi al Tribunale di Napoli chiedendone la condanna, ai sensi degli artt. 2051 o, subordinatamente, 2043 cod. civ. al risarcimento dei danni derivati dalla frattura della rotula dx cagionata...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 novembre 2013 n. 44617. La competenza funzionale a celebrare il giudizio abbreviato, che segua a decreto di giudizio immediato, appartiene al giudice delle indagini preliminari, seppur persona fisica diversa, per ragioni di incompatibilità ex articolo 34 co. 2 Cpp da quella che ha emesso il decreto di giudizio immediato
Il testo integrale [1] La competenza funzionale a celebrare il giudizio abbreviato, che segua a decreto di giudizio immediato, appartiene al giudice delle indagini preliminari, seppur persona fisica diversa, per ragioni di incompatibilità ex articolo 34 co. 2 Cpp da quella che ha emesso il decreto di giudizio immediato. Non appare infine contraria a principi...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2013, n. 44643. Anche la mera disponibilità di alimenti surgelati, non indicati come tali nel menu, nelle cucina di un ristorante, configura il tentativo di frode in commercio, indipendentemente dall’inizio di una concreta contrattazione con il singolo avventore
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 novembre 2013, n. 44643 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 15/11/2012 la Corte di appello di Milano, in accoglimento dell’impugnazione del P.G. avverso la sentenza del Tribunale di Milano in data 13/03/2009, ha affermato la colpevolezza di P.M. e P.M. in ordine al reato di...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 novembre 2013 n. 24775. Il diritto della persona handicappata di non essere trasferita senza il suo consenso ad altra sede, mentre non può subire limitazioni in caso di mobilità connessa ad ordinarie esigenze tecnico-produttive dell’azienda, non è invece attuabile ove sia accertata la incompatibilità della permanenza del lavoratore nella sede di lavoro.
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 novembre 2013 n. 24775[1] Nella specie, avendo il giudice d’appello accertato – con valutazioni di merito non sindacabili in questa sede – che non poteva protrarsi la permanenza della odierna ricorrente nella sede di lavoro, in ragione delle tensioni e dei contrasti creatisi...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 novembre 2013, n. 24731. In tema di disciplina di tutela del consumatore e di contratti negoziati fuori dai locali commerciali, non riveste la qualità di consumatore una persona fisica quando, attraverso il contratto, si procuri un bene o un servizio nel quadro dell’organizzazione di un’attività professionale da intraprendere, prendendo, proprio al fine di realizzare tale organizzazione, l’iniziativa di ricercare il bene o il servizio stesso. Conseguentemente, ai fini della competenza, il foro esclusivo del consumatore trova applicazione soltanto con riferimento ai contratti conclusi al di fuori ed indipendentemente da qualsiasi attività o finalità professionale, sia attuale, sia futura
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 novembre 2013, n. 24731 Fatto e diritto Ritenuto quanto segue: M..D.M. ha impugnato, con regolamento di competenza, la sentenza in data 10.4.2012, con la quale il tribunale di Salerno ha rigettato l’appello dallo stesso proposto, confermando, sotto il diverso profilo della operatività del foro del consumatore, la...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 31 ottobre 2013, n. 5266. E’ affetto da annullabilità (e non da nullità) il provvedimento amministrativo (per sua natura autoritativo) che sia stato rilasciato sulla base di un atto la cui emanazione abbia comportato alla commissione di un reato.
La massima 1. E’ affetto da annullabilità (e non da nullità) il provvedimento amministrativo (per sua natura autoritativo) che sia stato rilasciato sulla base di un atto la cui emanazione abbia comportato alla commissione di un reato. 2. La sussistenza della annullabilità consente l’adeguata tutela del territorio e degli interessi pubblici coinvolti. Difatti, a seguito...
Corte di cassazione, sezione I, sentenza 25 luglio 2013, n. 18085. Ai sensi della L. n. 890 del 1982, art.7, comma 2 va ritenuta la ritualità della notifica ove l’agente postale abbia consegnato il plico a persona di famiglia, nella specie, coniuge separato, ove risulti la presenza consuetudinaria e non occasionale della stessa, da accertarsi dal Giudice del merito, nell’ambito della valutazione allo stesso spettante
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 25 luglio 2013, n. 18085 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente – Dott. CECCHERINI Aldo – Consigliere – Dott. BERNABAI Renato – Consigliere – Dott. DI VIRGILIO Rosa...