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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 novembre 2013, n. 24744. Nel caso in cui l’evento di danno sia da ascrivere esclusivamente alla condotta del danneggiato, la quale abbia interrotto il nesso causale tra la cosa in custodia e il danno, si verifica un’ipotesi di caso fortuito che libera il custode dalla responsabilità di cui all’art. 2051 c.c.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza  5 novembre 2013, n. 24744 In fatto e in diritto Nella causa indicata in premessa, é stata depositata la seguente relazione: “1 – La sentenza impugnata, depositata l’8 novembre 2010, ha respinto l’appello principale del P. , osservando, per un verso, che la presenza di radici di un...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 novembre 2013, n. 24881. L’incapacità naturale del disponente che – ai sensi dell’art. 591 c.c. – determina l’invalidità del testamento non si identifica in una generica alterazione del normale processo di formazione ed estrinsecazione della volontà ma richiede che, a causa dell’infermità, il soggetto, al momento della redazione del testamento, sia assolutamente privo della coscienza del significato dei propri atti e della capacità di autodeterminarsi, così da versare in condizioni analoghe a quelle che, con il concorso dell’abitualità, legittimano la pronuncia di interdizione, sottolineandosi che, ai fini del relativo giudizio il giudice di merito non può (come ulteriormente rilevato esattamente dalla Corte territoriale), in particolare, ignorare il contenuto dell’atto di ultima volontà e gli elementi di valutazione da esso desumibili, in relazione alla serietà, normalità e coerenza dalle disposizioni nonché ai sentimenti ed ai fini che risultano averle ispirate

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI ORDINANZA 6 novembre 2013, n. 24881 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 12 gennaio 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione notificato il 29.09.2001 T.A. e To.An. convenivano innanzi il Tribunale di Venezia i fratelli...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 44906 del 7 novembre 2013. Non costituisce una manifestazione tacita o presunta di revoca la mancata partecipazione della parte civile ad una mera udienza interlocutoria ovvero la mancata presentazione delle conclusioni laddove queste siano state rassegnate in una precedente fase o in un precedente grado del giudizio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 44906 del 7 novembre 2013 RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO 1. Con la sentenza sopra indicata il Tribunale di Treviso disponeva, ai sensi dell’art. 444 cod. proc. pen., l’applicazione della pena di giorni venti di reclusione ed euro 120,00 di multa nei confronti di D....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 7 novembre 2013, n. 44916. Rispondono del reato di cui all’art. 659 comma 1 c.p. un uomo e una donna che non impediscono il molesto abbaiare, anche in ore notturne, di due cani di loro proprietà, custoditi nel cortile di un edificio condominiale. Parimenti imputati per gli schiamazzi e rumori provocati dal suono dle pianoforte

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  7 novembre 2013, n. 44916 Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con sentenza del 7 febbraio 2012 il Tribunale di Salerno condannava alla pena di euro 100,00 di ammenda ciascuno i coniugi A.L. e M.C., imputati del reato di cui agli artt. 110 e 659 c.p....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2013, n. 24799. In tema di cessione del contratto, leasing e foro del consumatore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  5 novembre 2013, n. 24799 Svolgimento del processo 1. Nel maggio del 1992 la società Globo Servizi s.r.l. stipulò, nella veste di utilizzatrice, un contratto di leasing con la società Mercedes Benz Finanziaria s.p.a. (che in seguito ha mutato ragione sociale in Mercedes Benz Financial Services Italia s.p.a.;...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 novembre 2013 n. 25069. Possibile licenziamento dell’impiegato che durante l’orario di lavoro usa “in continuazione” il computer dell’ufficio per giocare

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 novembre 2013 n. 25069[1] La Corte d’Appello di Roma nel 2010 aveva dichiarato nullo il licenziamento ritenendo generica la contestazione che fa riferimento ad un solo episodio” tanto da non consentire al lavoratore una puntuale difesa. Contrariamente la Sezione lavoro della Suprema Corte che nella...