Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 giugno 2015, n. 12072 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. DE MARINIS...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 giugno 2015, n. 12086. L’elemento soggettivo per l’annullamento del contratto di assicurazione nel caso di dichiarazioni inesatte o di reticenze da parte dell’assicurato (art. 1892, c.c.) non richiede che questi ponga in essere artifici o altri mezzi fraudolenti. Pertanto, quanto al dolo, è sufficiente la sua coscienza e volontà di rendere una dichiarazione inesatta o reticente, e, quanto alla colpa grave, che la dichiarazione inesatta o reticente sia frutto di una grave negligenza inerente al momento della coscienza dell’inesattezza o della dichiarazione della notizia, occorrendo che l’assicurato abbia consapevolezza della importanza dell’informazione; a quest’ultimo fine, ed allo scopo di delimitare l’obbligo dell’assicurato, l’assicuratore è, perciò, tenuto ad indicare le circostanze che egli intende conoscere
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 giugno 2015, n. 12086 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 giugno 2015, n. 12021. In tema di accertamento fiscale, al contribuente, esercente la professione di amministratore di immobili per conto terzi, non si applica, quale lavoratore autonomo, la presunzione legale di redditività delle movimentazioni bancarie di cui all’art. 32, comma 1, n. 2), del d.P.R. n. 600 del 1973
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 10 giugno 2015, n. 12021 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – Presidente Dott. BOTTA Raffaele – Consigliere Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 18 giugno 2015, n. 12638. La competenza per la domanda di rettificazione di sesso e conseguentemente del nome deve essere proposto secondo quanto stabilito inconfutabilmente dall’art. 2 della 1. n. 164 del 1982 e attualmente dall’art. 31, secondo comma del d.lgs n. 150 del 2011, nel luogo di residenza dell’attore. L’annotazione costituisce un adempimento successivo, dovuto all’ordine contenuto nel dispositivo della pronuncia di rettificazione di sesso. Non può, pertanto, applicarsi il criterio di radicamento della competenza territoriale stabilito nell’art.96 del d.p.r. 396 del 2000, da utilizzarsi soltanto per i ricorsi rivolti a rettificare una precedente annotazione o a procedere alla ricostituzione, la cancellazione o la formazione di un atto dello stato civile, non essendo stata richiesta alcuna di queste domande nella fattispecie
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 18 giugno 2015, n. 12638 Fatto e diritto Il Tribunale di Teramo ha dichiarato la propria incompetenza in ordine alla domanda di rettificazione dell’attribuzione di sesso con conseguente cambio del nome proposta dal ricorrente, ritenendo competente, ai sensi dell’art. 96 d.p.r. n. 396 del 2000, il Tribunale di...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 giugno 2015, n. 24242. Alla luce della normativa introdotta con d.l. 25-3-2013 n. 54 (c.d. decreto Balduzzi), conv. In l. 23-5-2013 n. 57, è necessario che si tratti di medicinali per terapie avanzate,a base di cellule staminali mesenchimali, lavorati secondo procedure idonee alla lavorazione e alla conservazione di cellule e tessuti, come già stabilito nel D.M. Turco-Fazio (norme di buona fabbricazione), secondo le procedure di qualità autorizzate dall’AIFA. Le infusioni somministrate con il cosiddetto “metodo Stamina” sono, da un lato, contra legem e, dall’altro, pericolose o comunque non sicure per la salute umana
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 5 giugno 2015, n. 24242 Ritenuto in fatto S.C. e B.T. , in proprio e in qualità di esercenti la potestà genitoriale sul figlio minore M. , ricorrono per cassazione avverso l’ordinanza del Tribunale del riesame di Torino, in data 22 ottobre 2014, che ha confermato il decreto...
DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81 (in G.U. n. 144 del 24 giugno 2015 – S.O. n. 34 – in vigore dal 25 giugno 2015) Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.
DECRETO LEGISLATIVO 15 giugno 2015, n. 81* (in G.U. n. 144 del 24 giugno 2015 – S.O. n. 34 – in vigore dal 25 giugno 2015) Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183. (15G00095) IL...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 5 giugno 2015, n. 24217. E’ esente da colpa il conducente che investa il pedone in autostrada, la cui sagoma non sia avvistabile a distanza, che sia sceso dall’abitacolo della vettura in avaria senza indossare l’apposito giubbotto catarifrangente e si trovi sulla corsia di sorpasso
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 5 giugno 2015, n. 24217 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – rel. Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 giugno 2015, n. 24027. L’attenuazione o l’esclusione delle esigenze cautelari non può essere desunta dal solo decorso del tempo di esecuzione della misura o dall’osservanza puntuale delle relative prescrizioni, dovendosi valutare ulteriori elementi di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione apprezzata all’inizio del trattamento cautelare
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 giugno 2015, n. 24027 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZAZA Carlo – Presidente Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. SETTEMBRE A – rel. Consigliere Dott. GUARDIANO Alfred – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 giugno 2015, n. 24011. La confessione da parte del richiedente del fatto oggetto dell’imputazione non integra un requisito della sospensione del procedimento con messa alla prova
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 giugno 2015, n. 24011 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BEVERE Antonio – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. CAPUTO...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 giugno 2015, n. 23987. E’ configurabile la bancarotta fraudolenta qualora l’imprenditore, nella imminenza della dichiarazione di fallimento, abbia restituito al venditore i beni acquistati con patto di riservato dominio
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 giugno 2015, n. 23987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. BRUNO Paolo Antonio – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. LIGNOLA...