Il criterio direttivo di cui alla citata lettera h) è in sé chiaro ed esaustivo nel disporre l’adeguamento e il potenziamento del sistema di incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza e del risparmio energetico, ma senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, anche mediante l’abrogazione totale o parziale delle vigenti disposizioni in materia,...
Categoria: Sezioni Diritto
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 maggio 2016, n. 1821.
La forma scritta, con relativa autenticazione, è richiesta ai soli fini della trascrizione al P.R.A., la quale, però, non costituisce requisito di validità e di efficacia del trasferimento, ma mero mezzo di pubblicità, inteso a dirimere potenziali contrasti tra più aventi causa del medesimo venditore. Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 maggio 2016, n....
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 9 maggio 2016, n. 1859.
Il giudizio sulla pericolosità sociale del soggetto avvisato non richiede la sussistenza di prove compiute (poste a base di una sentenza penale) sulla commissione di reati, essendo sufficienti anche risultanze fattuali tali da indurre l’Autorità di polizia a ritenere sussistenti le condizioni di pericolosità sociale, che possono dar luogo all’applicazione delle misure di prevenzione, prima...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 13 maggio 2016, n. 1945.
La Soprintendenza non può sottrarsi all’esame della concreta fattispecie sottoposta al suo scrutinio semplicemente evidenziando che le opere non rientrano nella casistica prevista dall’articolo 167, comma 4, lettere a) e c) del decreto legislativo n. 42 del 2004, in quanto avrebbero comportato la realizzazione di volume ex novo, con conseguente incremento della volumetria legittima. La...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 13 maggio 2016, n. 1940.
La «mera sistemazione interna degli spazi» non determina aumento di superficie o volumi, con la conseguenza che, ai sensi dell’art. 146 d.lgs. n. 42/2004, l’intervento è suscettibile di sanatoria anche sul piano paesaggistico. Consiglio di Stato sezione VI sentenza 13 maggio 2016, n. 1940 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 13 maggio 2016, n. 1946.
In presenza di un vincolo, attestato dal rilascio di un parere della Soprintendenza, parere che è presupposto per il rilascio di un permesso di costruire, diventano irrilevanti le percentuali degli aumenti di volume, che, ai soli fini edilizi, potrebbero rientrare nelle tipologie di cui all’art. 32 del T.U. dell’edilizia. Se la difformità, per l’esistenza del...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 maggio 2016, n. 18146.
Legittimo il sequestro preventivo per equivalente disposto nei confronti dell’amministratore di una società che ha omesso di dichiarare le azioni della società ricevute nell’ambito di un operazione di fringe benefit. Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 maggio 2016, n. 18146 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONESEZIONE TERZA PENALEComposta dagli...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 maggio 2016, n. 18182.
Punibile per indebita induzione l’ispettore del lavoro che, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, induce il titolare di uno studio professionale ad affidare a suo figlio incarichi di consulenza lasciando intendere che in tal modo non avrebbe subito più controlli e che avrebbe potuto chiudere le infrazioni rilevate con pochi soldi. Suprema...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 maggio 2016, n. 18479
Se da un certo punto di vista è vero che l’amministratore di diritto deve tenere e conservare le scritture contabili, va anche rilevato che nel caso concreto fosse proposta l’istanza di rinnovazione di istruttoria che tendeva a dimostrare l’effettiva, concreta e piena estraneità dell’imputato alla complessa gestione societaria. Suprema Corte di Cassazione sezione V...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 maggio 2016, n. 18692.
In caso di omessi versamenti il superamento della soglia di punibilità, fissata in 150 mila euro, non fa scattare una condizione oggettiva di punibilità, bensì un elemento costitutivo del reato, con la conseguenza che la sua mancata integrazione comporta l’assoluzione con la formula “il fatto non sussiste”. I giudici precisano, infatti, che l’integrazione della soglia...