Quando viene sottratta una cosa mobile alla presenza del possessore dopo che questi abbia subito un tentativo di estorsione e percosse, l’estremo della minaccia come modalità dell’azione della sottrazione ed elemento costitutivo della rapina è “in re ipsa”, senza che vi sia bisogno di un’ulteriore attività minacciosa da parte dell’agente direttamente collegata all’azione di apprensione...
Categoria: Sezioni Diritto
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 31 ottobre 2016, n. 22042
La diffusione di informazioni che arrecano discredito e pregiudizio all’azienda dell’impresa concorrente rientra nel legittimo esercizio del diritto di critica e non costituisce atto di concorrenza sleale per denigrazione allorquando tali informazioni siano veritiere e non costituiscano l’occasione per formulare vere e proprie offese ed invettive nei confronti del concorrente Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 23 settembre 2016, n. 18629
Per stabilire se le somme corrisposte ad un lavoratore in sede di conciliazione per un licenziamento ritenuto illegittimo siano erogate a titolo di risarcimento del danno patrimoniale (tassabile) oppure del danno non patrimoniale (non soggetto a tassazione) non è sufficiente il c.d. nomen iuris, ma è necessario specificare in concreto la natura di tale risarcimento....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 2 novembre 2016, n. 4577
L’ordinanza di demolizione di una costruzione abusiva va emanata senza indugio e, in quanto tale, non deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l’accertamento dell’inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento di natura vincolata tipizzato dal legislatore e rigidamente disciplinato, che si ricollega ad un preciso presupposto...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 11 novembre 2016, n. 47883
In tema di indebita percezione di erogazioni pubbliche, la produzione all’ente erogatore di una falsa autocertificazione finalizzata a conseguire indebitamente contributi previdenziali, integra il reato di cui all’art. 316-ter cod. pen., anziché quello di truffa aggravata, qualora l’ente assistenziale non venga indotto in errore, in quanto chiamato solo a prendere atto dell’esistenza dei requisiti autocertificati...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 novembre 2016, n. 46688
In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile, ai sensi del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 ottobre 2016, n. 44912
Se è ben vero che gli emolumenti retributivi nella misura di quattro quinti e gli assegni di carattere alimentare per l’intero sono riconducibili all’area dei diritti inalienabili della persona tutelati dall’art. 2 Cost., è altrettanto vero che detto limite di pignorabilità non è applicabile quando, a seguito e in conseguenza della corresponsione delle somme che...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 24 ottobre 2016, n. 44661
La misura del sequestro conservativo nei confronti di una società non può essere confermata quando l’ente ha dimostrato di avere utili e di possedere un patrimonio Suprema Corte di Cassazione sezione II penale sentenza 24 ottobre 2016, n. 44661 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 ottobre 2016, n. 44587
Il plagio di un’opera letteraria è configurabile anche quando l’apporto novativo rispetto all’originale è minimo Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 24 ottobre 2016, n. 44587 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 ottobre 2016, n. 44584
Pronunciandosi in relazione a frodi in materia di IVA, la Corte di Cassazione, ha escluso la ricorrenza del requisito della gravità della frode in presenza di condotte che non denotano una spiccata capacità criminale, né una particolare organizzazione di mezzi, né la partecipazione di più soggetti o l’interposizione fittizia di più società nelle singole operazioni....