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Corte Costituzionale, sentenza n. 56 del 23 marzo 2016.

Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 181, comma 1-bis, del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), nella parte in cui prevede «: a) ricadano su immobili od aree che, per le loro caratteristiche paesaggistiche siano stati dichiarati di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2016, n. 5731. La semplice pendenza di una procedura finalizzata all’emissione di provvedimenti amministrativi, ove accompagnata da elementi plausibilmente indicativi di un esito favorevole della stessa, può comportare la legittima stasi della procedura di demolizione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2016, n. 5731 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. RICCARDI...

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Consiglio di Stato, sezione IV, ordinanza 9 febbraio 2016, n. 538. La formazione di un silenzio-assenso in materia di paesaggio o ambiente si pone in contrasto con i principi comunitari che impongono l’esplicitazione delle ragioni di compatibilità ambientale, con l’adozione di eventuali prescrizioni correttive, sulla base di un’analisi sintetico-comparativa per definizione incompatibile con un modulo tacito di formazione della volontà amministrativa

Consiglio di Stato sezione IV ordinanza 9 febbraio 2016, n. 538 REPUBBLICA ITALIANA Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 8312 del 2014, proposto da: To.Im. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Roberto Maria Izzo, con...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 febbraio 2016, n. 553. E’ necessario il previo rilascio del permesso di costruire per le canne fumarie, rientrandosi nella categoria dei lavori di ristrutturazione edilizia di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del d.P.R. n. 380 del 2001, realizzati tramite inserimento di nuovi elementi ed impianti, qualora tali strutture non si presentino di piccole dimensioni, siano di palese evidenza rispetto alla costruzione e alla sagoma dell’immobile e non possano considerarsi un elemento meramente accessorio, ovvero di ridotta e aggiuntiva destinazione pertinenziale, come tale assorbito o occultato dalla preesistente struttura dell’immobile; mentre l’intervento di mera sostituzione di una canna fumaria, con le stesse dimensioni e identica localizzazione rispetto alla precedente, va considerato di manutenzione straordinaria, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. b) del d.P.R. n. 380 del 2001, soggetto quindi a dia ai sensi dell’art. 22, comma 1 del d.P.R. n. 380 del 2001. E’ anche vero peraltro che in taluni casi, avuto riguardo all’entità, minima, dell’intervento, si può rientrare nel campo di applicazione di cui all’art. 3 comma 1, lett. a), d.P.R. n. 380 del 2001, secondo cui sono interventi di manutenzione ordinaria gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 febbraio 2016, n. 553 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2803 del 2015 proposto da Ri. Ca. e An. Ca., rappresentati e difesi dall’avv. Alessia Ciprotti; contro...