La differenza di 100mila euro tra quanto dichiarato e accertato con gli studi rappresenta una grave incongruenza che legittima l’emissione l’accertamento e pertanto l’emissione della cartella Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 4 novembre 2016, n. 22421 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli...
Categoria: Diritto Tributario
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 novembre 2016, n. 22429
In tema di Iva il regime di esenzione previsto dall’articolo 10 del Dpr 633/1972, per le operazioni di assicurazione, da interpretare restrittivamente in quanto derogatorio al regime ordinario di imponibilità, si estende in considerazione di quanto stabilito dalla Corte di giustizia alla pluralità di prestazioni idonee a integrare il servizio assicurativo sotto il profilo economico...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 novembre 2016, n. 22759
Illegittima l’iscrizione ipotecaria non preceduta da intimazione e preventiva comunicazione ex articolo 77, comma 2 bis del Dpr 602/1973 Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 9 novembre 2016, n. 22759 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHINDEMI Domenico – Presidente...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 27 ottobre 2016, n. 45394
In caso di procedimento per evasione fiscale legato all’emissione di fatture inesistenti non può essere emessa sentenza di condanna senza consentire all’imputato di ammettere come prova il libro dei beni ammortizzabili Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 27 ottobre 2016, n. 45394 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45234
Il reato ex art. 10 quater Decreto Legislativo n. 74 del 2000 si consuma al momento della presentazione del mod. F24, essendo appunto questa la condotta con la quale si realizza l’indebita compensazione, ai sensi della normativa fiscale relativa (Decreto Legislativo n. 241 del 1997, articolo 17). In altri termini cio’ che penalmente rileva e’ il...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 3 novembre 2016, n. 22221
La norma che impedisce all’ufficio di presumere l’esistenza di un maggior corrispettivo nelle cessioni di immobili e di aziende, in base al solo valore dichiarato, accertato o definito ai fini del registro, si applica anche per il passato essendo di interpretazione autentica. In ogni caso i dissidi tra i soci e il precario stato di...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 2 novembre 2016, n. 22138
Il commercialista, che sia anche sindaco di società non è soggetto a IRAP per il reddito netto di tale attività perché è soggetto a imposizione fiscale unicamente l’eccedenza dei compensi rispetto alla produttività auto-organizzata dell’opera individuale. Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 2 novembre 2016, n. 22138 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 23 settembre 2016, n. 18629
Per stabilire se le somme corrisposte ad un lavoratore in sede di conciliazione per un licenziamento ritenuto illegittimo siano erogate a titolo di risarcimento del danno patrimoniale (tassabile) oppure del danno non patrimoniale (non soggetto a tassazione) non è sufficiente il c.d. nomen iuris, ma è necessario specificare in concreto la natura di tale risarcimento....
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 ottobre 2016, n. 44584
Pronunciandosi in relazione a frodi in materia di IVA, la Corte di Cassazione, ha escluso la ricorrenza del requisito della gravità della frode in presenza di condotte che non denotano una spiccata capacità criminale, né una particolare organizzazione di mezzi, né la partecipazione di più soggetti o l’interposizione fittizia di più società nelle singole operazioni....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 28 ottobre 2016, n. 21822
Illegittimo il termine concesso al contribuente (4 giorni lavorativi) per poter rispondere all’Ufficio e quindi instaurare un contraddittorio. La Cassazione parla testualmente di mancanza di ragionevolezza e che quindi non si poteva parlare di scarsa collaborazione da parte del contribuente in presenza di un accertamento induttivo Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 28 ottobre...